Correa anche in Spezia-Inter si conferma il motore occulto del gioco
Spezia-Inter ha visto ancora titolare Correa, e ancora una volta la manovra dell’Inter è risultata molto diversa grazie alla sua presenza.
PARADOSSO CORREA – Potremmo iniziare a parlare del paradosso Correa. L’argentino è stato confermato titolare anche contro lo Spezia. E ha giocato una partita sicuramente sufficiente, ma non straordinaria. Qualche spunto, buoni tocchi, anche un’occasione da gol. Ma insomma nulla di così scintillante. Eppure anche stavolta, come col Verona, l’Inter ha girato in modo totalmente diverso grazie alla sua presenza. Anche stavolta non è un caso.
PICCOLA CRESCITA – Questa è la mappa dei suoi tocchi presa da Whoscored:
In 60 minuti giocati sono 32, in crescita rispetto al Verona, con 20 passaggi realizzati su 21 tentati, di cui 15 in avanti, con un passaggio chiave. I tiri in porta sono 2, con 4 dribbling. Evidente il suo svariare tra attacco e centrocampo, con una predilezione nell’allargarsi sulla sinistra. E sono proprio i suoi movimenti che vanno sottolineati.
MOVIMENTI FONDAMENTALI – I movimenti di Correa sono fondamentali, anche se poco appariscenti. Il Tucu svaria e a seconda del momento si trova ad essere attaccante, esterno aggiunto o centrocampista aggiunto. Questo crea sempre un problema ai giocatori avversari, che o stanno già marcando gli altri e quindi lo lasciano libero o si trovano un uomo in più da coprire e lasciano spazi altrove. Basta che il numero 19 sia in grado di correre in modo sciolto e il possesso dell’Inter risulta totalmente stravolto. Più fluido, dinamico, con posizioni che si scambiano e spazi che si aprono. Bentornato Correa.