Coronavirus, Italia e quarantena: Zhang, siamo fieri di te! Cina, solo grazie
Coronavirus, Italia e quarantena – 13 marzo (qui il bollettino): continua l’estenuante battaglia negli ospedali e per contenere i contagi. Il mondo del calcio è sempre più coinvolto, Steven Zhang esempio di solidarietà e preveggenza. Una lezione: umanità e solidarietà al primo posto, non solo ai tempi dell’emergenza. Cina, grazie!
Coronavirus, Italia e quarantena: tifosi, siate fieri di Zhang. L’Inter del futuro sarà anche questo
Steven Zhang, quante accuse hai subito nelle ultime settimane. Si dai – ammettiamolo – il Presidente dell’Inter non è stato proprio convenzionale o consono con Dal Pino. Importa davvero a qualcuno? Nell’era dell’ipocrisia frenetica e della gara alla facciata, crediamo proprio di no. Anzi. Eppure, le critiche, anche cocenti, non sono mancate. Né gli articoli su eventuali provvedimenti, deferimenti e chi più ne ha ne metta. E’ l’Italia. Anzi no. E’ la forma mentis “moderna” della squalifica mediatica e del pubblico processo. Poi la donazioni all’Italia: le 300mila mascherine alla Protezione Civile. Quale gesto conta di più? E di cosa abbiamo parlato di più? Risposte ovvie. Purtroppo. E il bilancio, a posteriori, è altrettanto ovvio. Coronavirus in Italia: la tempestività nel capire l’emergenza, il ridimensionamento del Dio Denaro che solo caos ulteriore ha generato nell’ultimo mese. Grazie Zhang. I tifosi dell’Inter sono fieri di sapere che la loro squadra, nel presente e nel futuro, sarà anche questo.
Coronavirus, Cina presente. Grazie! Tonnellate che sanno di lezione: umanità e solidarietà
Partiamo dall’episodio. Oggi sono arrivate, a Torino, tonnellate di materiale di protezione e profilassi per affrontare l’emergenza Coronavirus Italia. Direttamente dalla Cina. Wuhan ha vissuto la tragedia – come tutto il Paese -, ora ne sta uscendo, ma non si è fermata alla sconfitta del Covid-19. Sta trasmettendo le sue conoscenze al mondo. Non si è nascosta in un “non ci importa, ora tocca a voi”. E’ in prima linea, ancora in trincea. Stavolta nella nostra desolazione. Lezione di civiltà niente male, nonostante le accuse, le frottole, la costante chiusura e noncuranza e soprattutto le denigrazioni dei mesi passati. Il messaggio arriva forte e chiaro: la solidarietà e l’umanità non saranno mai abbastanza. E non dovranno limitarsi all’emergenza, impariamolo. Coronavirus, Italia e Cina non sono mai state così vicine, non solo per le bandiere sugli scatoloni e quel senso di tragedia/impotenza comune. Fermiamoci (è obbligatorio), esaltando quell’evidente senso di giustizia che appare chiaro e lucido. Parola d’ordine: umanità.