Contro il Parma all’andata due assenze cardine: oggi Inter diversa
Inter-Parma è stata una delle peggiori partite della squadra di Conte. Ma ve la ricordate al di là del risultato? Molte cose sono cambiate.
TEMPI PASSATI – Vi ricordate Inter-Parma? Onestamente spero per voi di no. Era il 31 ottobre e molte cose erano differenti. Si stava appena percependo la seconda ondata del Covid, ad esempio. Ma per i nostri argomenti soprattutto la squadra di Conte era diversa. Anche molto. Nel modulo, negli uomini e nell’atteggiamento.
SQUADRA DIVERSA – A quei tempi Conte stava ancora cercando una nuova via per la sua Inter 2020-2021. Il modulo era il 3-4-1-2 e la squadra giocava con un baricentro altissimo facendo possesso praticamente nella trequarti avversaria più che nella loro metà campo. Nello specifico della gara i nerazzurri crearono molto: 22 tiri, 9 in porta, 7 parate di Sepe. Peccato l’efficienza del Parma che col 36% di possesso e 3 tiri in porta si era portato persino sul 2-0. Il pareggio colto nel recupero aveva insomma un forte retrogusto di beffa. Uno dei peggiori risultati stagionali.
ASSENZE DI PESO – A rileggere la formazione ci sono diverse cose che stupiscono. La titolarità di Eriksen ad esempio, come trequartista. Che non a caso dopo quella gara scomparirà fino alla sfida di Cagliari. Ma soprattutto due assenze: Brozovic e Lukaku. Uno per scelta tecnica, l’altro per infortunio. In mediana Conte si affidò a Gagliardini e Barella per proteggere Eriksen. In attacco presenti invece Lautaro Martinez e Perisic, schierato da punta vista l’assenza anche di Sanchez. Aggiungete al conto la difesa a tre Ranocchia, de Vrij, Kolarov. In totale una cosa che sembra arrivare da una realtà parallela. Oggi totalmente impensabile.