Conte vuole iniziare senza “casi” all’Inter, ma Marotta non può fare miracoli

Conte sta lavorando giorno dopo giorno per arrivare preparato al primo giorno di lavoro sul campo con l’Inter, ma in questo mese scarso di preparazione serve uno sforzo per far quadrare il cerchio disegnato con Marotta

CONTE CERCA PACE – L’avventura di Antonio Conte ad Appiano Gentile è appena iniziata e sale l’attesa per il ritiro di Lugano, dove il neo tecnico dell’Inter vuole arrivare senza grane interne. Da inizio luglio in poi Conte vuole valutare tutti i giocatori che potrebbero fare al caso suo per la prossima stagione dell’Inter, compresi i giovani che rientreranno dai prestiti se non verranno inseriti come contropartite nelle operazioni di mercato di giugno (Alessandro Bastoni, Andrew Gravillon, Federico Dimarco, Yann Karamoh e Andrea Pinamonti su tutti), vacanze post-nazionali permettendo. Eppure qualcuno è meglio che a Lugano non si presenti, perché Conte non ha intenzione di perdere tempo con chi è già fuori dal progetto, per un motivo o per un altro.

QUATTRO PARTENZE NECESSARIE – Tra i giocatori demotivati dal nuovo corso, se ne può segnalare uno per ruolo: in difesa Joao Miranda, chiuso dall’arrivo di Diego Godin; sulle fasce Dalbert, ultimissimo nelle gerarchie di Conte che conosce benissimo Kwadwo Asamoah; a centrocampo Radja Nainggolan, che non ha la disciplina richiesta per il tipo di approccio voluto dal neo tecnico, nonostante faccia muro all’addio (vedi dichiarazioni) dopo l’esonero del padre putativo calcistico Luciano Spalletti, anche per motivi di bilancio, e verrà rimpiazzato da Nicolò Barella; e in attacco Mauro Icardi, che entro fine mese dovrebbe andar via secondo i piani dell’Inter (Conte si adegua…), ma non per quelli della moglie-agente Wanda Nara (vedi articolo).

MAROTTA ALL’OPERA – Oltre a questi quattro, nell’era Conte rischiano di essere tagliati subito anche Borja Valero e Joao Mario a centrocampo, mentre sulla fascia sinistra Ivan Perisic è in stand-by perché rincuorato dai possibili nuovi arrivi in casa nerazzurra, in particolare l’amico Edin Dzeko: la decisione verrà presa probabilmente dopo le vacanze estive del croato, che potrebbe strappare un contratto in Premier League. In questa situazione, Beppe Marotta ha appena tre settimane – forse un mese – per fare piazza pulita senza creare minusvalenze: piazzare Miranda (di ritorno in Brasile?), Dalbert (idem in Francia?), Nainggolan (l’impresa più ardua) e Icardi per liberare la rosa da possibili mal di pancia estivi prolungati, incassare cifre utili da reinvestire immediatamente per colmare le lacune presenti nell’organico e creare un ambiente positivo in cui lavorare. Questo è ciò che vuole Conte, che sicuramente non si tirerà indietro qualora il debutto non fosse come sognato: Marotta non può fare miracoli in tempi stretti, qualche grana potrebbe doverla gestire da Lugano in poi.