Conte valuta Biraghi e Dimarco per l’Inter: Asamoah ora può rifiatare
Conte potrebbe valutare un maggiore impiego di Biraghi e Dimarco nei prossimi impegni dell’Inter. Approfittando di un calendario morbido in campionato, il tecnico potrebbe aumentare le rotazioni col titolare Asamoah, finora presente otto volte su nove contando anche la Champions League.
MAGGIOR RICAMBIO – Sotto la guida di Antonio Conte, gli esterni Cristiano Biraghi e Federico Dimarco hanno collezionato a malapena novanta minuti in questo primo intermezzo di stagione dell’Inter. Anzi, li ha accumulati esclusivamente l’esterno ex Fiorentina, che ha giocato da titolare (e fino alla fine) contro la Lazio. Con questa presenza ha quindi raggiunto proprio Dimarco, che in nerazzurro ero sceso in campo già due volte nella stagione 2014-2015. Sebbene Conte riponga fiducia nei due giovani esterni italiani, difficilmente rinuncia al suo fedelissimo Kwadwo Asamoah: oltre a solidità e compostezza, il ghanese sta garantendo anche un notevole apporto allo sviluppo offensivo sulla sinistra.
CALENDARIO FAVOREVOLE – Il calendario di Serie A favorisce Conte, che nelle prossime settimane affronterà Sassuolo, Parma, Brescia, Bologna e Verona prima della sfida (sempre ostica) contro il Torino a fine novembre. Un’agenda sulla carta apparentemente facile, ma di certo da non sottovalutare: potrebbe tuttavia essere l’ideale per restituire fiato ad Asamoah e iniettare minuti e fiducia nelle gambe di Biraghi e Dimarco, dato che ha annunciato turnover per questo blocco di partite (vedi articolo). Va inoltre considerato che queste gare di campionato saranno intervallate dalla doppia sfida contro il Borussia Dortmund: è altamente probabile che Conte voglia Asamoah – uno dei suoi uomini più affidabili – in campo, essendo già abituato a partite di questa caratura. Largo allora ai due italiani, che lo stesso allenatore ha voluto (nel caso di Biraghi) e ha mantenuto (in quello di Dimarco) in estate, proprio in vista del calendario fitto che avrebbe caratterizzato la stagione dell’Inter, sia in termini di frequenza di gioco sia di fabbisogno psico-fisico.