Conte-Inter, perché si parla di percorso già finito? Non dimentichiamo una certezza
Conte rimarrà all’Inter anche il prossimo anno o le strade si separeranno dopo due stagioni? Al momento nel suo futuro c’è una sola certezza e non può essere sottovalutata.
DUBBIO AMLETICO – Viene facile pensare che in questi giorni Antonio Conte stia ascoltando Should I stay or should I go? dei The Clash. Rimanere all’Inter o andarsene da vincitore con un anno di anticipo? I patti tra il tecnico e Giuseppe Marotta erano chiari: riportare l’Inter a vincere nel giro di tre anni. E l’ex ct ci è riuscito dopo due stagioni, in un modo che molti nemmeno osavano immaginare (vedi focus). Ossia dominando e razziando la Serie A a suo piacimento, seguito in tutto e per tutto dai suoi gladiatori in campo. L’anno prossimo riuscirà a ripetersi? E a fare addirittura meglio, che si traduce in un percorso europeo più duraturo?
UNA CERTEZZA – Chiunque si interroghi sul futuro di Conte tende a dimenticare un elemento fondamentale. Il suo contratto con l’Inter scade infatti il 30 giugno 2022. Questo significa che il tecnico ha un’altra stagione garantita a oltre 12 milioni di euro netti di stipendio. Rescindere il contratto è assolutamente plausibile e concesso, ma se la decisione fosse di Conte, avrebbe un costo da non sottovalutare. Rinunciare a un intero anno di stipendio sarebbe di gran lunga peggio di lasciare sul tavolo solo due mensilità, come sta chiedendo il presidente Steven Zhang (vedi articolo). E all’orizzonte non si vedono altri top club europei disposti ad assumerlo, con un ingaggio di quella portata.
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