Conte non sbaglia(va): tra il +3 e il +6 non c’è di mezzo un calcolo stupido
Conte alla vigilia di Parma-Inter ancora non poteva immaginare il risultato di Milan-Udinese e oggi il pensiero di Inter-Atalanta appare ancora più distante. I calcoli stupidi non bisognava farli prima, figuriamoci ora
VANTAGGIO – Il passo falso del Milan contro l’Udinese cambia la storia della Serie A prima di chiudere la 25ª giornata. Non è il pareggio di rigore last minute a fare la differenza, bensì i due punti che la Juventus è riuscita a recuperare dai rossoneri di Milano. Gli stessi due punti che oggi l’Inter spera di addizionare al +4 della passata giornata. E tra il +3 pre-partita e l’eventuale +6 post-partita c’è di mezzo un calcolo strategico non da poco. C’è una giornata di mezzo. Anzi, due. E Antonio Conte sa bene dove e quando andare a fare punti. Soprattutto quando, tipo oggi.
TEMPI – L’importanza di questa Parma-Inter è decisamente superiore all’appuntamento di lunedì contro l’Atalanta. I tre punti di Parma possono accentuare immediatamente la distanza tra la vetta e le inseguitrici, togliendo loro un’altra giornata per recuperare terreno. L’obiettivo dell’Inter di Conte è arrivare con un vantaggio consistente alla penultima giornata, che da calendario offre Juventus-Inter. In attesa che i bianconeri riescano a recuperare prima il gap con il Milan e poi, eventualmente, andare all’attacco dell’Inter. Altro che stupidi calcoli e relativo turnover strategico (vedi focus).