Conte integralista? No. Difesa a 3 e 1/2 Inter: D’Ambrosio sale, Godin KO
Conte ha dimostrato nella doppia sfida con il Ludogorets (qui l’approfondimento) di saper lavorare su diverse nature tattiche per la sua Inter. L’allenatore è legato in carriera al 3-5-2, ma i tentativi di difesa a 4 in fase difensiva palesano la sua duttilità. In difesa cambieranno le gerarchie? Occhio a D’Ambrosio e Godin
NUOVA POSSIBILITA’ – La difesa a 4 non è una necessità o indispensabile come alcuni dicono, ma un tentativo importante per l’Inter di Conte. Da gennaio in poi, infatti, il catenaccio ostinato di alcune squadre ha smascherato la ripetitività di alcuni schemi offensivi. La difesa parallelamente ha continuato a traballare a tratti, concedendo quasi sempre almeno un gol. Contro il Ludogorets, sono nati i primi tentativi di Conte per variare i temi dell’Inter: un 3-5-2 che in fase difensiva diventa 4-4-2. D’Ambrosio e Godin protagonisti dell’esperimento con risposte diverse.
COSA CAMBIA – Questa soluzione è ancora lontana dall’essere attuata stabilmente. Rappresenta, invece, una risorsa nel bagaglio di conoscenze del gruppo Inter, da applicare nel momento opportuno. Quindi, contro gli avversari giusti (ad esempio attacco a 3) o a partita in corso. Certamente non è casuale il lavoro operato da Conte su D’Ambrosio ieri sera: puro terzo alla Azpilicueta e con maggiore libertà nelle sortite offensive. Se l’italiano sarà schierato con maggiore continuità, difficilmente Godin e Skriniar coesisteranno. Alla luce delle prestazioni in questi mesi, l’ex Atletico Madrid potrebbe ridurre le sue presenze da titolare.