Conte e le gerarchie sulle fasce: cosa succede sulla destra?
Antonio Conte sia contro l’Atalanta che col Getafe ha fatto delle scelte particolari riguardo agli esterni. Sia nei titolari che nei cambi. Qualcosa è cambiato nelle gerarchie?
GERARCHIE CHIARE – Le gerarchie degli esterni in casa Inter erano molto definite. Persino semplici. Stante la scomparsa di Asamoah, due giocatori a sinistra e due a destra. I primi Young e Biraghi, i secondi Candreva e Moses. Alternati tra loro praticamente sempre, anche a partita in corso, in modo meccanico. Perché il verbo al passato? In Atalanta-Inter Conte ha fatto scelte diverse. Particolari. Che sono state confermate uguali col Getafe. E allora vediamo se vanno riviste.
NUOVO TITOLARE – La prima pedina mossa dal tecnico risponde al nome Danilo D’Ambrosio. Il numero 33 ha giocato da titolare sia contro l’Atalanta che contro il Getafe. Sulla destra, da esterno di centrocampo. Un ruolo chiaramente nelle sue corde, tanto che a inizio anno era l’unica alternativa a Candreva in rosa. Ma come detto sopra la scelta di Conte va a toccare le gerarchie sulla destra. E il tecnico non si è fermato qui.
YOUNG PEDINA TATTICA – Le scelte sui cambi sono ancora più particolari. Sia con l’Atalanta che col Getafe Conte ha sostituito D’Ambrosio con Biraghi. Cioè un esterno, ma mancino. Quindi sull’altra fascia. Compensando la mossa spostando Young dalla sua fascia sinistra a quella destra. L’inglese gioca praticamente da sempre su entrambi gli esterni, ma in nerazzurro a destra si è visto solo nel suo esordio assoluto in Coppa Italia. Una soluzione insomma abbastanza cervellotica. Ripetuta in due partite di fila. La domanda dunque è semplice: cosa succede sulla fascia destra?