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Chi è Sebastiano Esposito, il primo nato dell’Inter D.R. (Dopo Ronaldo)

Nella delusione per la sconfitta di ieri contro l’Eintracht Francoforte, l’Inter può consolarsi con l’esordio di Sebastiano Esposito, gioiellino del vivaio che ieri è diventato il più giovane esordiente in Europa nell’intera storia nerazzurra

Minuto 73 di Inter-Eintracht Francoforte, i nerazzurri sono sotto di un gol e sono eliminati dall’Europa League, quando dalla panchina si alza un ragazzo ed entra in campo per il suo esordio assoluto in prima squadra. Quel ragazzo si chiama Sebastiano Esposito, ha poco più di 16 anni e in quel momento diventa il più giovane debuttante in Europa nella storia dell’Inter. In quel momento forse ci hanno sperato tutti, sarebbe stata una bella favola, l’Inter in crisi che viene salvata da uno dei suoi gioielli pescati dal vivaio. Non è andata così, la partita è finita 1-0 e l’Inter è stata eliminata. Per il giovane Esposito poche occasioni di mettersi in mostra, ma non gli si possono ovviamente dare delle colpe: il tempo è dalla sua e avrà modo di rifarsi abbondantemente.

IL PRIMO DOPO RONALDO- Guardando la biografia di Sebastiano Esposito balza ovviamente agli occhi la sua giovane età, è nato il 2 luglio 2002, proprio in una delle estati più tormentate della storia nerazzurra. Pochi mesi prima era sfumato incredibilmente lo scudetto nel fatidico 5 maggio dell’Olimpico e ci si apprestava a vivere uno dei più traumatici addii della storia nerazzurra: quello di Ronaldo Luis Nazario da Lima che, dopo aver vinto praticamente da solo (8 gol in 7 partite, con doppietta in finale) il Mondiale disputato in Giappone e Corea del Sud (pochi giorni prima la nascita di Esposito), si apprestava a lasciare clamorosamente l’Inter in direzione Real Madrid. In questo senso Sebastiano Esposito può essere considerato il primo interista “dopo Ronaldo”, il primo interista a non aver conosciuto nemmeno dal punto di vista meramente anagrafico l’Inter di Ronaldo, la quale costituisce indubbiamente uno spartiacque nella storia dell’Inter, perlomeno quella degli ultimi decenni. Auguriamo ovviamente a Sebastiano Esposito una carriera al livello di quella del Fenomeno, le doti tecniche ci sono tutte e sono quelle che hanno portato l’Inter a portarlo a Milano fin dall’età di 14 anni e che portano il tecnico della Primavera Madonna ad aggregarlo spesso all’Under 19 nonostante la sua giovane età e che hanno portato Luciano Spalletti a convocarlo per la partita di ieri e a gettarlo addirittura nella mischia: la stoffa c’è, il ragazzo ha dimostrato nella sua brevissima carriera di avere anche le spalle larghe e gli auguriamo di essere solo il capofila di una grande generazione di interisti cresciuti “orfani” del Fenomeno che ha ispirato i loro predecessori.

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