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Chalobah, Akanji e Acerbi: l’analisi dei tre centrali sul taccuino dell’Inter

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A poco più di una settimana dal termine del calciomercato, l’Inter è ancora alla ricerca di un difensore centrale. I nomi sul taccuino della società sono quelli di Chalobah, Akanji e Acerbi. Analizziamo i tre profili seguiti per capire quale potrebbe fare al caso di Inzaghi e come.

DIFENSORE – Il tempo stringe ma l’Inter non ha fretta. La società sta valutando con calma il miglior profilo. L’aspetto finanziario continua ad avere il suo peso, Beppe Marotta e Piero Ausilio sono alla ricerca della soluzione ideale. Ciò che è sicuro è che entro la fine del mercato un difensore arriverà. Simone Inzaghi non ha usato mezzi termini: serve un vice di Stefan de Vrij. In una stagione con tanti impegni ravvicinati e un Mondiale di mezzo, un altro giocatore di ruolo è fondamentale. I tre profili seguiti sono tre tipi di investimenti differenti. Scopriamo perché.

I tre centrali difensivi sul taccuino dell’Inter

CHALOBAH – Partendo dall’età, Trevoh Chalobah è il più giovane. Il prodotto della Academy dei Blues è un classe ’99. Nonostante ciò può vantare già 20 presenze con i londinesi. Utilizzato anche in Champions League, probabilmente lo ricordano i tifosi juventini. Suo il primo gol nel 4-0 dello scorso anno tra Chelsea e Juventus. Chalobah sarebbe sicuramente un profilo interessante. Un giovane di prospettiva. Dovrebbe abituarsi al campionato italiano, ben diverso dalla Premier League. Stesso percorso fatto da Fikayo Tomori, anche lui ex Chelsea, e ora punto fermo della difesa del Milan. Avrebbe il tempo di integrarsi partendo dietro nelle gerarchie, per poi prendersi il suo posto più avanti. Un investimento sensato e lungimirante. Vorrebbe dire non limitarsi a pensare all’oggi ma anche al domani. Chalobah piace alla società nerazzurra, rimane da trovare un accordo con il Chelsea. Al momento gli inglesi hanno una difesa risicata in termini numerici. Probabile che prima di lasciarlo andare via dovranno acquistare. L’Inter propone un prestito con diritto di riscatto, rimane da stabilire però la cifra. Difficilmente il Chelsea farà sconti.

Le due alternative dell’Inter a Chalobah

AKANJI – Il secondo profilo, invece, è più esperto ma ancora futuribile. Manuel Akanji è un classe ’95. Quattro anni in più di Chalobah e quindi molta più esperienza. Quasi 120 presenze con i tedeschi del Borussia Dortmund e una quarantina con la Nazionale Svizzera. La situazione del ventisettenne svizzero in Germania è particolare. Al momento è fuori rosa, con il contratto in scadenza a giugno 2023. Contratto che non vuole rinnovare, a meno di una condizione. La strategia nerazzurra sarebbe quella di farlo rinnovare per un anno, in modo tale da prenderlo in prestito. Il Borussia in questo modo non lo perderebbe a zero a giugno ma a una cifra precedentemente concordata. Cifra inferiore ai 15 milioni che chiedono ora i tedeschi, ritenuti eccessivi in Viale della Liberazione. Anche Akanji dovrebbe abituarsi alla Serie A, dalla sua ha tanta esperienza. Stesso discorso di Chalobah, non sarebbe titolare subito. Ciò ovviamente gli concederebbe del tempo prima di toccare il manto di San Siro. Lo svizzero non verrebbe pagato tanto e coprirebbe il “buco” per diversi anni. Ha già esperienza europea, avendo giocato la Champions con le Vespe giallonere. Prima di finire fuori rosa era titolare in Germania. 36 partite in tutte le competizioni lo scorso anno. 8 invece quelle che ha saltato per infortunio: un mese fuori per un’operazione al ginocchio e un altro per un problema muscolare.

L’opzione più economica e facile per l’Inter

ACERBI – Potrebbe sembrare un ossimoro ma è solo un gioco di parole. Dei tre difensori, Francesco Acerbi è il più maturo. Il centrale ha infatti 34 anni e si avvicina alla fine della sua carriera. Ha rotto totalmente con l’ambiente Lazio, e anche a Milano in pochi lo accoglierebbero a braccia aperte. L’immagine del sorriso dopo il gol subito contro il Milan a Roma è ancora impressa nelle menti di tanti tifosi nerazzurri. Il rendimento dello scorso anno è stato abbastanza pessimo. Complice anche il cambio modulo, passando dalla difesa a tre a quella a quattro. Nei tre invece, quando ad allenarlo era proprio Inzaghi, il rendimento era ben diverso. Ai tempi aveva lo stesso identico ruolo di de Vrij, ora andrebbe a farne il vice. Conosce già il campionato e l’allenatore, non avrebbe quindi bisogno di ambientarsi. Rimane da vedere comunque come lo tratterebbe San Siro, considerando anche il passato in rossonero. Si tratta in pratica di un usato sicuro. Prendendolo la società non starebbe certo programmando. Andrebbe a tappare un buco per quest’anno, spostando poi la questione al prossimo giugno. La formula rimane quella del prestito con diritto di riscatto, da concordare ancora le cifre. Claudio Lotito non sarebbe contrario, anche Acerbi come Akanji è fuori rosa e fuori dal progetto. Marotta e Ausilio attendono ulteriori sviluppi sui primi due nomi, sperando in aperture da parte dei club. Nel caso non dovessero riuscire allora punteranno su Acerbi, la cui trattativa è già impostata e relativamente facile da chiudere, come dimostrato dall’arrivo in sede dell’agente Federico Pastorello (vedi articolo). Per ora la società nerazzurra si affida al tempo e aspetta.

Pubblicato da
Matteo Rizzi

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