Cancelo-Inter, può funzionare? La soluzione nello scacchiere di Conte
È di oggi la notizia, rilanciata dal “Corriere dello Sport”, di un probabile ritorno all’Inter di Joao Cancelo all’interno della maxi-operazione per portare Lautaro Martinez al Barcellona (vedi qui). Analizziamo come il portoghese potrebbe inserirsi nello spartito di Antonio Conte
PRIMA VOLTA – Dopo le prime uscite di Joao Cancelo con la maglia dell’Inter, l’idea diffusa divenne presto una: grandissimo talento, fenomenale in fase offensiva ma poco adatto alla fase difensiva. Un terzino di spinta, insomma. Assolutamente non di contenimento. Una medaglia dalle due facce contrapposte. Una luna capace di incantare ma con il “dark side”, citando i Pink Floyd, ben visibile quando c’era da coprire e aiutare i difensori. Ciò detto, il portoghese contribuì a riportare l’Inter in Champions League. Quella di Luciano Spalletti era una difesa a 4; quella di Antonio Conte, lo sappiamo bene, è a 3. Può cambiare qualcosa?
E ORA? – Potrebbe cambiare qualcosa. Tra esterno in una difesa a 3 e terzino di una retroguardia a 4 c’è un mondo. Prendiamo Antonio Candreva, uomo di Antonio Conte se ce n’è uno. L’italiano è perfetto nel 3-5-2; stessa cosa non si può sicuramente dire in una difesa a 4. Ecco perché Cancelo potrebbe essere un’ottima soluzione: il portoghese avrebbe molta libertà in fase di spinta, con la consapevolezza di avere la copertura di 3 difensori. L’incognita potrebbe essere la sua applicazione: da Young a Biraghi, passando per lo stesso Candreva, gli esterni nerazzurri devono avere la propensione al sacrificio. Ma Conte, si sa, è in grado di cambiare la testa dei giocatori. Anche quella del protoghese nato per spingere.