Calhanoglu ‘doppia’ i compagni e guida il centrocampo Inter a Sassuolo
Hakan Calhanoglu è tra i più positivi di Sassuolo-Inter, sebbene non trovi né il gol né l’assist. Nel trio titolare di centrocampo è il migliore, prima dell’ingresso di Mkhitaryan.
CONFERMA – Hakan Calhanoglu chiude alla grande questa settimana. Certo, in Sassuolo-Inter non entra negli highlights nei panni di uomo decisivo come contro il Barcellona (qui si può rivedere il gol-vittoria). La sua prestazione di ieri rientra nei paradigmi della sufficienza (qui la sua pagella) ma è tuttavia la migliore tra i tre centrocampisti titolari scelti da Simone Inzaghi.
SUPPORTING CAST – Fino all’ingresso di Henrikh Mkhitaryan al posto di Kristjan Asllani, Calhanoglu ha predicato nel deserto sul campo del Sassuolo. Né il ventenne albanese né Nicolò Barella hanno infatti mostrato la miglior versione di se stessi. Su Asllani si possono trovare diverse motivazioni, non ultima quella dell’ammonizione al 19′ che ne ha condizionato la gara e che ha ovviamente portato alla sua sostituzione all’intervallo. Sul 23 invece è necessario iniziare a porsi degli interrogativi.
Calhanoglu nuovo leader del centrocampo dell’Inter?
DOPPIATO – Confrontando i numeri della gara di Calhanoglu con quelli di Barella, emerge una differenza a tratti imbarazzante. E che non è minimamente giustificata dal fatto che il sardo venga sostituito all’84’, giocando quindi pochi minuti rispetto al numero 20. Guardando al report della Lega Serie A, il turco tocca quasi il doppio dei palloni (65 contro 35). E serve il triplo dei passaggi (48 contro 16), con una maggior precisione (91% contro 84%). Inoltre, Calhanoglu “doppia” Barella anche in termini di recuperi (6 contro 3) e di passaggi in avanti (24 a 12). Senza considerare i 2 tiri e le 2 occasioni da gol create. Infine, il turco è il nerazzurro che ha corso di più: 11,9 km ossia 1,3 in più di Barella.
NUOVO STATUS – Questi visti sopra sono numeri che in realtà si sono tradotti in una prova sufficiente e nulla più. Il vero game changer del centrocampo dell’Inter è stato infatti Henrikh Mkhitaryan, entrato al posto di Asllani nell’intervallo e autore dell’assist per il gol vittoria di Edin Dzeko. È di conseguenza prematuro provare a leggere le ultime prestazioni di Calhanoglu come una candidatura forte a leader principale del centrocampo nerazzurro. Certo è che, complice un avvio di stagione tutt’altro che positivo per Barella e Brozovic, Calhanoglu si sta imponendo come profilo più solido e di continuità, anche al posto del croato in cabina di regia.
Sassuolo-Inter, pagelle: Dzeko 7.5 per i due gol e i tre punti, Asllani non unico 5