Calhanoglu è cresciuto e ora lo sanno tutti: l’Inter deve lavorarci

Calhanoglu è stato grandissimo protagonista degli ultimi mesi dell’Inter. Ora gli avversari però lo conoscono e gli costruiscono gabbie apposite.
CRESCITA E ADATTAMENTO – Calhanoglu è arrivato all’Inter all’improvviso, quando nessuno se lo aspettava. Si è calato nella nuova realtà in silenzio, con abnegazione e lavoro. Assimilati i dettami di Inzaghi il suo rendimento ha iniziato a lievitare. Giocate, presenza in regia, gol, assist. Tanto da essere eletto miglior giocatore sia del mese di novembre che di quello di dicembre. E insieme a lui è cresciuto il rendimento di tutta l’Inter. Non un caso. Soprattutto un fatto talmente evidente che è stato impossibile per gli avvesari ignorarlo. E arrivata la sosta hanno cominciato a lavorarci in modo specifico.
MARCATURA A UOMO – La partita con l’Atalanta è stata esemplificativa. Gasperini, un maestro del pressing a tutto campo, ha messo de Roon a uomo sul turco. Col compito di andarlo a prendere a ogni altezza del campo, per impedire all’Inter di trovare sbocchi qualitativi alla manovra. Una soluzione apparentemente semplice, ma che appunto testimonia che lo status di Calhanoglu ormai è noto. Un esempio, non l’unico ma il più evidente. E ora serve pensare alla contro-contromossa.
MOVIMENTI DA OLIARE – Calhanoglu è una risorsa fondamentale per il gioco di Inzaghi. La sua qualità incide sia nella prima impostazione che nella rifinitura. Riuscire a liberarlo è un primo passo cardine per permettere di trasformare il possesso. Il tecnico ha già impostato una squadra fluida, e proprio in quei movimenti si nasconde la chiave per uscire dalle trappole avversarie. Serve lavorare sui dettagli. In modo da costringere gli avversari a nuovi aggiustamenti.