Brozovic meglio tardi che mai: in Roma-Inter una conferma che regala certezze
Marcelo Brozovic in Roma-Inter (0-2) si conferma il centro neuronale nerazzurro. Il regista croato guida i suoi alla vittoria con la fascia di capitano al braccio e un’altra ottima prestazione.
METRONOMO PERFETTO – Marcelo Brozovic si ostina a voler far ricredere quei tifosi dell’Inter che si libererebbero di lui in estate senza troppi problemi. Nonostante una stagione azzoppata dagli infortuni e un recupero più lento del previsto, il numero 77 sembra essere di nuovi ai livelli di un tempo. Ossia il miglior regista della Serie A. E la sua prestazione in Roma-Inter di ieri ne è la dimostrazione.
UNO E TRINO – Ieri sembrava che sul prato dello stadio Olimpico di Roma ci fosse anche il gemello di Brozovic. Perché il croato era letteralmente dappertutto, occupando gli spazi magistralmente e fungendo da cerniera dell’Inter nel legare la manovra. E lo si può intuire a maggior ragione osservando la mappa dei suoi tocchi (64, secondo solo a Matteo Darmian) presa da WhoScored.com:
Brozovic agisce benissimo da argine davanti alla difesa, confermandosi sempre prezioso nell’abbassarsi sulla linea di difesa per contribuire a far ripartire la manovra. Dal centrocampo in su invece incarna lo spirito cinico e minimalista dell’Inter di ieri, limitandosi a pochi tocchi ma essenziali. Come quello che al 33′ taglia in diagonale la Roma e spalanca il campo a Denzel Dumfries, che può poi servire in mezzo per il gol di Federico Dimarco. Al termine della gara saranno 17 i passaggi in avanti, quasi tutti in verticale, per il numero 77: ovviamente è il dato più alto tra i nerazzurri. Condiscono la sua prestazione totale i 13,1 km percorsi, che lo rendono il primatista tra i ventidue (più i subentranti) in campo.
LIETA NOVELLA – Quella di ieri a Roma è la quarta vittoria consecutiva per l’Inter in questa fase del campionato. E coincide con la quarta prestazione superlativa di Brozovic, già tra i migliori in campo nel 3-1 alla Lazio e nel 6-0 di Verona (dove serve pure 2 assist). Ai nerazzurri mancava da tanto, troppo tempo la miglior versione del regista-capitano croato, nonostante Hakan Calhanoglu ne abbia splendidamente fatto le veci. E questa, insieme i numeri sensazionali di Romelu Lukaku, è una delle migliori notizie possibili per Simone Inzaghi, in vista dell’infuocato finale di stagione.
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