Brozovic, ingresso cambia Inter. Imprescindibile per Conte: i motivi

Brozovic ha saltato la sfida di campionato contro il Cagliari e quella di Coppa Italia contro il Lecce. Ieri a Udine è rientrato dopo la distorsione alla caviglia. Il suo ingresso è stato decisivo per l’Inter 

SVOLTA – 13 giorni dopo Marcelo Brozovic torna a dare senso all’Inter. Il centrocampista croato -recupera a tempo record dalla distorsione alla caviglia rimediata a Lecce il 19 gennaio – cambiando e svoltando la sfida contro l’Udinese di Luca Gotti che si incanalava sempre più su binari pericolosi.

RUOLO – Brozovic è entrato al 58 minuto al posto dell’esordiente Christian Eriksen. Il suo ingresso in campo ha permesso ai nerazzurri di passare dal 3-4-1-2 con il danese trequartista e Nicolò Barella regista basso, al classico 3-5-2 con il croato che si è ripreso il suo posto e il centrocampista sardo che invece è tornato ad agire come mezzala.

PARTITA – Nessuna giocata degna di nota da parte di Brozovic. Con lui l’Inter però ha acquisito maggiore ordine. I nerazzurri si sono impossessati del campo grazie a un baricentro più alto e trovando – dopo soli 6 minuti dal suo ingresso sul terreno di gioco – la rete del vantaggio siglata da Romelu Lukaku su assist di un Barella rinato nel suo ruolo naturale.

CONVIVENZA – Qualcuno potrebbe pensare che l’Inter sia cambiata con l’uscita dal campo di Eriksen, ma sbaglia. Il neo arrivo in casa nerazzurra ha comunque bisogno – oltre di più allenamenti e partite per ambientarsi in un campionato, squadra e con una allenatore nuovo – di un uomo di qualità come Brozovic al suo fianco. In questo modo potrà dialogare con chi parla la sua stessa lingua calcistica e agirà con più tranquillità come trequartista nel 3-4-1-2, ma anche come mezzala nel 3-5-2.

CONCLUSIONE – Qualunque sia la posizione del danese, resta però imprescindibile il ruolo del 77 nerazzurro che ieri, ancora una volta, ha dimostrato quanto nella sua semplicità sia fondamentale per l’Inter di Antonio Conte.