Brozovic in Lecce-Inter non è quello di sempre: marcatura soffocante
Lecce-Inter non ha visto Brozovic tra i suoi migliori protagonisti. Il croato ha sofferto la marcatura di Ceesay, fornendo una regia decisamente più sbiadita del solito.
PRESTAZIONE LIMITATA – Brozovic ha abituato tutti a un livello di rendimento alto. Piuttosto alto. Con la continuità fisica e tecnica come tratto distintivo. Per questo la sua prestazione in Lecce-Inter non può passare inosservata. Il croato probabilmente non era al massimo visto il problema al polpaccio che lo ha fermato fino a pochi giorni fa. E la sua regia ne ha risentito visibilmente.
MARCATURA SOFFOCANTE – Brozovic è un regista dinamico. Uno che si fa vedere ovunque e si muove ovunque per smarcarsi e ricevere palloni. Contro il Lecce invece è spesso sembrato come soffocato dalla marcatura a uomo di Ceesay. Preferendo semplicemente spostarsi lasciando la regia ad altri. Per capire vediamo la sua heatmap presa da Whoscored:
La presenza c’è, ma risulta stranamente spostata sul centrodestra della trequarti difensiva. Colpa (o merito, dipende dal punto di vista) della marcatura di cui si diceva prima. Il croato si è fisicamente tolto dal mezzo per aprire spazi. I suoi tocchi totali sono 80, il quarto valore della squadra. Messi insieme però in 57 minuti. Più di Calhanoglu che ha giocato dieci minuti in più e si è fermato a 60 e più dei 79 di Barella che ha giocato tutta la partita. A conferma della sua forza gravitazionale sul pallone a prescindere dalle difficoltà. Alla regia del numero 77 però è mancata anche la qualità, il ritmo dei giorni migliori.
TOCCHI LENTI – Dovendo partire decentrato Brozovic ha perso qualcosa dei suoi automatismi. Soprattutto la rapidità negli scambi corti. E spesso è stato più efficace in una sorta di seconda regia, quando il pallone superava la metà campo e gli tornava indietro finalmente in zona centrale. I passaggi totali sono 72, anche qui quarto valore della squadra, realizzati con l’86%. Al suo attivo due passaggi chiave e anche contributo difensivo con tre contrasti, un intercetto e una spazzata. Una prova comunque utile, ma non al livello cui il croato ha abituato ormai tutti.