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Brozovic-Barella uniche certezze nel “nuovo” triangolo di Conte

Contro il Napoli, Antonio Conte ha disegnato un nuovo “triangolo” nella zona offensiva. Una figura geometrica che ha il vertice massimo nel tanto atteso Eriksen. Ma le certezze rimangono altri due fedelissimi: Marcelo Brozovic e Nicolò Barella.

CAMBIO DI ROTTA – In Napoli-Inter Antonio Conte ha zittito chi lo tacciava di troppa rigidità tattica, varando il tanto invocato 3-4-1-2. Ritenuto l’unico modulo per esaltare le qualità di Christian Eriksen, questo modulo cambia notevolmente lo spartito nerazzurro. Posizionare il danese sulla trequarti significa aggiungere verticalità alla manovra, come si è visto in tutto il primo tempo di sabato scorso. Però la comparsa del trequartista impone un cambiamento più radicale del dovuto nelle immediate retrovie. Conte deve obbligatoriamente sciogliere la mediana a tre che funge da imprescindibile albero-motore dell’Inter da inizio stagione. D’ora in avanti, spazio solo a due interni o mezzali, che contro il Napoli sono stati Marcelo Brozovic e Nicolò Barella. Tre giocatori che formano un curioso quanto potenzialmente letale triangolo.

IMPRESCINDIBILI – Nonostante l’ampia disponibilità di risorse al centro, Conte privilegia sempre Brozovic e Barella. Il croato è il deus ex machina del gioco dell’Inter: se non gira lui, tende a bloccarsi tutta la squadra. Infatti per i piedi del numero 77 passa la maggior parte dei palloni: consultando WhoScored, effettua 68,4 passaggi a partita (2° assoluto in Serie A). Brozovic ha inoltre disputato 2.805 minuti in stagione, terzo assoluto della rosa nerazzurra dopo Skriniar e Lukaku. Barella ne ha invece disputati 2.126, complice l’infortunio subito a fine novembre contro il Torino, risultando comunque il settimo più utilizzato. Entrambi sono giocatori imprescindibili per l’Inter, per l’idea tattica che ha in mente Conte, che si rivede soprattutto nell’italiano col 23.

REGISTRARE – Brozovic e Barella, oltretutto principali uomini assist dell’Inter (rispettivamente 6 e 5), dovranno però rivedere i movimenti assimilati finora. L’ex Cagliari non è più libero di muoversi nella zolla di centro-destra, bensì dovrà spingersi più al centro. Al tempo stesso, al croato saranno richiesti maggiori compiti di copertura sul centro-sinistra. Il lavoro di Conte è però tracciato: oliare e registrare i movimenti osservati nel primo tempo contro il Napoli, aumentando la propensione verticale della manovra. E in questo triangolo non va dimenticato Eriksen: assieme ai due compagni, anche il danese dovrà svolgere un lavoro extra soprattutto in fase di non possesso, togliendo riferimenti agli avversari. All’occorrenza, il danese dovrà abbassarsi e anche molto, creando triangolazioni elastiche con Brozo e Barella, per rendere più fluida la manovra d’attacco.

 

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