Biraghi e il cambiamento inatteso: da alternativa a unica opzione dell’Inter
I primi mesi del ritorno di Cristiano Biraghi all’Inter sono stati movimentati. Più del previsto. L’esterno è arrivato come alternativa, ma è diventato l’unica opzione sulla fascia sinistra.
OPERAZIONE DI CONTORNO – L’arrivo in estate di Cristiano Biraghi all’Inter non è stata certamente un’operazione di quelle clamorose. Il ragazzo, che è anche nato a Cernusco sul Naviglio, è cresciuto in nerazzurro ed è tornato a casa in uno scambio di prestiti. Giocatore di ruolo, mancino, capace di giocare come quinto di centrocampo. Non certo un colpo da titoli in prima pagina, né un titolare. Un contorno, utile sia per le liste che per mandare Dalbert a riprendersi in un contesto con meno pressioni. Oggi però Biraghi è un titolare assoluto dell’Inter. E la cosa non era prevista.
CAMBIAMENTI – Dal suo arrivo quasi improvviso, tanto che alla prima giornata era ancora alla Fiorentina, il suo status è decisamente cambiato. Più per forza di cose che per meriti effettivi. Inizialmente infatti ci mette un po’ a convincere Antonio Conte. Condizione da migliorare, dettami da assimilare. Panchine insomma. Da Inter-Lazio però cambia tutto. Biraghi gioca per la prima volta, pure da titolare, prendendo il posto di Kwadwo Asamoah. Un turnover naturale per un ruolo dispendioso. La squadra vince 1-0 e lui confeziona pure l’assist decisivo. Sembra però destinato a fare solo da cambio saltuario quando necessario per far rifiatare il ghanese, titolare e uomo plasmato come esterno proprio da Conte. Il numero 18 però dopo Inter-Juventus inizia ad accusare problemi costanti, che ne minano il rendimento e la condizione. Il numero 34 passa così da essere un’alternativa da impiegare all’occorrenza a essere l’unico giocatore affidabile nel ruolo di quinto di sinistra. E infatti non esce più dal campo, o quasi.
I NUMERI – Dall’esordio con la Lazio Biraghi ha giocato 17 partite di cui 15 da titolare. Il suo minutaggio totale (1279 minuti) è il decimo della rosa. Un cambiamento totale rispetto alle idee iniziali, che deve risultare complicato anche per lui stesso. Il numero 34 infatti gioca sempre, sostanzialmente senza cambi o alternative. O almeno senza nessuno di cui Conte si fidi davvero (vedi Valentino Lazaro e Federico Dimarco). Un grosso salto anche dal punto di vista della responsabilità. Il suo rendimento non è entusiasmante, ma nemmeno disastroso. Secondo i rating di Whoscored come voti è il numero 12 in rosa. Davanti ad Antonio Candreva, Nicolò Barella e Milan Skriniar, per citare qualcuno. Ora col mercato qualcosa cambierà, ma non tutto è stato da buttare. Un dato va sottolineato: Biraghi ha messo insieme tre assist, terzo migliore in rosa dopo Marcelo Brozovic e Candreva, tutti decisivi. Una soddisfazione personale non da poco per un ragazzo interista.