Bastoni, altro che futuro: presente già conquistato grazie a una dote
Il giorno dopo Italia-Polonia non accenna a spegnersi l’apprezzamento per la prova di Alessandro Bastoni. Alla seconda presenza con la Nazionale maggiore (ancora da titolare), il centrale dell’Inter ha convinto tutti. Ecco perché il suo nome è già pronto nel presente.
PRONTO – Alessandro Bastoni e Nicolò Barella. Due giovani italiani, due giovani dell’Inter che hanno convinto tutti nella vittoria contro la Polonia. Per il centrocampista si tratta in realtà di una splendida conferma lungo il percorso di ascesa costante che ha intrapreso dall’estate 2019. Mentre il difensore classe 1999 ha fatto vedere a tutta Italia ciò a cui i tifosi dell’Inter sono abituati da diversi mesi. Oltre alla nazionalità, al club e all’iniziale del cognome, i due hanno anche un’altra caratteristica in comune: l’umile ma consistente fiducia in se stessi. Infatti anche Bastoni, come Barella, è perfettamente consapevole dei propri mezzi, ed ha una personalità quasi sorprendente per i suoi 21 anni.
IMPOSIZIONE – È proprio grazie a umiltà, costanza ma anche personalità se Bastoni è a tutti gli effetti un titolare dell’Inter. La scorsa estate sembrava dovesse essere di passaggio per Milano, in attesa di scoprire la prossima destinazione in prestito. Invece Antonio Conte lo ha osservato per tutto il precampionato, ha posto il veto sulla sua cessione e, non appena possibile, lo ha lanciato. E ben presto Bastoni è diventato la presenza fissa alla sinistra di Stefan de Vrij. In campo non ha praticamente mai mostrato timidezza o titubanza, e già da ben prima di annullare Robert Lewandowski ieri sera. Il tutto con estrema umiltà ma senza modestia: il presente dell’Inter è già suo, per quello dell’Italia è solo questione di tempo.