Bastoni è uno degli incedibili nerazzurri ma allo stesso tempo uno dei papabili sacrificati nel mercato estivo. Il futuro del centrale azzurro all’Inter è in bilico e ricorda curiosamente quello dell’ex nerazzurro Hakimi, ceduto mediaticamente in largo anticipo prima dell’annuncio ufficiale. Uno scenario sinceramente difficile da accettare per tanti motivi, come il silenzio
SACRIFICIO NECESSARIO – Parlare di calciomercato nella settimana più importante della Serie A (vedi focus) è una cosa incredibilmente italiana. Le “notizie” di calciomercato, più che tali, sembrano essere delle vere minacce. O forse delle anticipazioni di quello che potrebbe essere. E che qualcuno non ha il coraggio di annunciare con trasparenza. Senza soffermarsi troppo sulle n operazioni di mercato ipotizzate in questi giorni, la trattativa più “curiosa” è quella che riguarda Alessandro Bastoni, che finisce in prima pagina un giorno sì e l’altro pure. Il classe ’99 azzurro è uno dei pochi incedibili per l’importanza che ha nell’Inter ma non solo. Un difensore così giovane e forte non si trova facilmente in circolazione. E anche per questo è più facile trovare pretendenti. Ricorda qualcosa? Con l’ex nerazzurro Achraf Hakimi un anno fa è andata esattamente così. Una cessione “lunga”, proposta mediaticamente allo sfinimento…
COME HAKIMI 2021 – L’iter è lo stesso del classe ’98 marocchino, oggi 23enne proprio come Bastoni. La cessione di Hakimi al Paris Saint-Germain è stata anticipata da un bombardamento mediatico pre-annuncio. Nell’ordine: 1. l’Inter deve sacrificare almeno un big, forse anche di più, per salvare il bilancio. 2. i nomi possibili sono quattro (Milan Skriniar, Nicolò Barella e Lautaro Martinez con Bastoni) ma quello che ha più richieste dall’estero è il difensore italiano; 3. L’Inter fissa il prezzo di cessione (60-70 milioni di euro), che non sembra nemmeno così esagerato come cifra di mercato; 4. Viene ipotizzata una lista di possibili sostituti, con caratteristiche e costi in grado di coprire qualsiasi eventualità; 5. Arriva l’annuncio ufficiale, motivato pochi giorni prima, con tutte le conseguenze del caso. Se con Bastoni finirà allo stesso modo di Hakimi oggi non possiamo ancora saperlo. Una cosa, però, è certa: trovare un Denzel Dumfries mancino in grado di giocare da terzo sinistro in difesa non è facile. Bastoni non è facilmente sostituibile, come e forse più di Hakimi un anno fa per quella che è oggi la situazione nerazzurre. Le chiacchiere stanno a zero, ma il silenzio dell’Inter è più preoccupante delle veline di mercato su Bastoni: il patrimonio calcistico va difeso, non messo in (s)vendita.
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