Barella, le proteste le paga care l’Inter. Il passato non insegna nulla

Nicolò Barella non ha affatto imparato dagli errori del passato. Lunedì contro l’Empoli il giocatore si è fatto ammonire per l’ennesima volta per proteste, completamente inutili ed anche dannose per l’Inter in vista della prossima partita.
CAMPIONATO – L’Inter non può più sbagliare, contro la Cremonese sono obbligatori tre punti se si vuole rimanere tra le prime quattro del campionato. La situazione non è delle migliori, la Roma e la Lazio hanno agganciato la squadra di Simone Inzaghi e l’Atalanta è distante solamente due lunghezze. Con una sconfitta sabato l’Inter potrebbe ritrovarsi potenzialmente sesta e questo non è affatto concesso. Il primo obiettivo per la prossima stagione dev’essere la qualificazione in Champions League, ne vale la permanenza del tecnico piacentino.
Barella, atteggiamento da cancellare
CARO PREZZO – Proprio nell’ultima sconfitta di San Siro, una delle più grandi delusioni della serata è stata Nicolò Barella. Il calciatore ha dimostrato ancora una volta di non essere cresciuto mentalmente. Al minuto 68 il centrocampista si è fatto ammonire per proteste ed ha obbligato Inzaghi alla sostituzione con Kristjan Asllani. Le conseguenze non hanno colpito solo con l’Empoli, ma saranno dure per la prossima partita. Barella salterà la trasferta di Cremona e lascerà l’Inter senza riserve nel ruolo. Marcelo Brozovic continua ad allenarsi a parte, l’italiano si è fatto squalificare e gli unici disponibili sono Henrikh Mkhitaryan, Hakan Calhanoglu, lo stesso Asllani e Roberto Gagliardini. L’emergenza è totale, che Barella impari dall’ennesimo errore di questo tipo.