Barella, che ti succede? A corto di fame e stimoli, ora serve una svolta
Nicolò Barella sembra l’ombra del giocatore ammirato durante il biennio Conte e in parte lo scorso anno. Al giocatore sardo viene rimproverata la mancanza di impegno e di voglia, la famosa “quantità” che sempre lo ha contraddistinto. Per riprendersi il centrocampo nerazzurro serve svoltare.
SAZIETÀ INGIUSTIFICATA – Nicolò Barella, nonostante abbia vinto diversi titoli da quando è a Milano, ha solo 24 anni. E forse il numero 23 nerazzurro se lo sta dimenticando. In questo avvio di stagione, al netto dei due gran gol realizzati contro Cremonese e Udinese (qui il video), il classe ’97 sembra indolente in campo. Barella è nervoso, pigro e scarico. Tutto ciò che non è stato in questi primi 3 anni all’Inter. E allora, serve capire il perché di questo atteggiamento.
SVOLTA NECESSARIA – Soprattutto, è necessario un cambiamento. Barella è il motore del centrocampo nerazzurro, considerando Brozovic il cervello e Calhanoglu il rifinitore. Se una delle tre parti manca, soffre tutta l’Inter. Ma soprattutto, se manca il motore, la macchina nerazzurra non carbura. E prende imbarcate. Barella è troppo prezioso sia dal punto di vista difensivo che per l’apporto offensivo. E soprattutto, il sardo deve svoltare, per sé stesso: il potenziale che ha è troppo grande per prendersi tutte queste pause. La maturità raggiunta dal numero 23 sarà fondamentale: sta a lui decidere se accontentarsi o puntare a vincere ancora. E a crescere sempre di più.