Asllani diventa un caso all’Inter perché non può più sbagliare senza giocare

Asllani titolare nell’Inter di Inzaghi fa notizia ma se non gioca al livello dei suoi modelli di riferimento la fa ancora di più. Un po’ come se si aspettasse l’occasione giusta per asserire che non è all’altezza del ruolo. Uno scenario ancora tutto da dimostrare ma facilmente evitabile
DA RISERVA A TITOLARE – La prestazione di Kristjan Asllani a San Sebastian non può essere definita né indimenticabile né positiva. Succede. O meglio, può succedere. Il problema è farla passare per notizia. E ingigantire la cosa perché si tratta proprio di Asllani. Il classe 2002 albanese dell’Inter in casa della Real Sociedad non spicca per personalità. Quando hai 21 anni e sei alla sesta presenza in Champions League, nonché la seconda da titolare a distanza di quasi un anno dalla prima, è normale. La prima che è anche l’ultima apparizione di Asllani nell’Europa che conta fino ai 56′ di Real Sociedad-Inter dopo sette fisse panchine consecutive nella stessa competizione. E ancora, si tratta dell’ottava presenza dal 1′ in maglia Inter. Troppo poche per un “co-titolare”, mai troppe per un aspirante titolare. Non è un concorso di colpa bensì la realtà dei fatti. Asllani all’Inter, da potenziale alter ego di Marcelo Brozovic a unico backup di Hakan Calhanoglu, non è un progetto definito. Il fatto che Simone Inzaghi decida di puntare sul 21enne albanese davanti alla difesa per l’esordio internazionale post-Istanbul non è un segnale. È semplicemente la cosa da fare. Probabilmente l’unica per non bruciare anzitempo un talento e quindi l’importante investimento fatto sul talento scuola Empoli. Non gira bene? Pazienza. L’Inter non vince? Il problema non è certo Asllani ma questo Inzaghi è il primo a saperlo eh. Giusto così.
Inter, Asllani poco considerato da Inzaghi?
GESTIONE DA RIVEDERE – Sbagliato riassumere la brutta prova dell’Inter in Spagna sottolineando l’assenza di Calhanoglu non rimpiazzata adeguatamente da Asllani. Piuttosto è il caso di chiedersi se un calciatore di 21 anni e mezzo può far parte di una rosa competitiva, impegnata ogni tre giorni, nel ruolo di comparsa. Perché, nel caso in cui il classe ’94 turco fosse stato a disposizione, Inzaghi avrebbe piazzato Asllani per la tredicesima volta (su 14, ndr) in panchina in Champions League. E per la cinquantacinquesima volta (su 62!) in tutte le competizioni con l’Inter. Normale se devi fare da vice a Brozovic e/o Calhanoglu. Meno normale se – in teoria – hai comunque la possibilità di ritagliarti maggiore spazio in un centrocampo dinamico e moderno. E invece no. Asllani, alla seconda stagione ad Appiano Gentile, è abbonato alla panchina sia a San Siro sia in trasferta. Sempre convocato ma mai protagonista. Farlo entrare nei minuti finali a partita già messa al sicuro con più gol di scarto non serve a dargli fiducia ma solo a non fargli perdere l’abitudine al gioco. Peccato che un ragazzo simile debba essere messo nelle condizioni di giocare sotto pressione. E di sbagliare. Anche ripetutamente ma senza uscire dalle rotazioni perché non garantisce subito prestazioni sulla scia dei modelli Brozovic e Calhanoglu. Allora la domanda è lecita: può esserci un futuro per Asllani all’Inter? Se la risposta è sì (e lo è…), adesso il segnale deve darlo prima Inzaghi e poi lo stesso numero 21 nerazzurro.