Acerbi, dalle premesse non buone ai fatti e quel macigno tolto dalle scarpe
Acerbi è arrivato all’Inter in un momento certamente molto particolare per lui ma anche per la società che viveva in un limbo chiamato Skriniar: va via o rimane? Alla fine lo slovacco è rimasto e l’ex Lazio è giunto su precisa richiesta di Inzaghi. Le premesse non erano certamente buone ma con lavoro e serietà le giuste risposte stanno arrivando
DALLE PREMESSE AI FATTI – Francesco Acerbi è sicuramente una delle note liete dell’Inter di Simone Inzaghi, in maniera piuttosto inaspettata e non per questioni legate alle sue qualità, che tutti conoscevamo. Le premesse non erano inizialmente buone per via di un suo momento personale molto particolare: lo strappo con la Lazio, le critiche dei tifosi biancocelesti e la preparazione estiva svolta in solitaria e nel silenzio generale. Inoltre nemmeno l’Inter stava attraversando un momento semplicissimo per via delle tante voci di mercato su un possibile addio di Milan Skriniar. L’ultimo giorno di mercato Acerbi approda in nerazzurro e da quel momento in poi inizia una storia nuova.
Acerbi, risposte in campo ma anche fuori: ora è uno dei fedelissimi
L’inserimento è immediato nonostante un inizio di stagione tragico per la squadra e le prime prestazioni sorprendono tutti, tranne Inzaghi che tanto aveva insistito per averlo. Adesso si può dire che Acerbi è parte integrante degli undici/dodici fedelissimi del tecnico nerazzurro, sta dando una grande mano e contro la Salernitana anche in un ruolo inedito (vedi focus). Insomma, le risposte Acerbi le dà in campo ma ogni tanto darle anche fuori non fa male. Ed è proprio ciò che è successo dopo la sfida contro i granata di Davide Nicola: «Sono più uomo io di tutti quelli che mi puntano il dito». Un’uscita alla Christian Vieri che magari non gli si addice molto ma che ci sta tutta.