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Abisso, non solo Fiorentina-Inter: altri 4 episodi scandalosi contro l’Inter

Tutto il mondo ha visto come ieri Fiorentina-Inter sia stata palesemente falsata dalle assurde decisioni dell’arbitro Rosario Abisso, che ha regalato il rigore del pareggio di Jordan Veretout al 101′ per un tocco di petto di Danilo D’Ambrosio giudicato come fallo di mano. Con l’arbitro della sezione AIA di Palermo però non è la prima volta che succedono cose del genere, e forse chi di dovere dovrebbe iniziare a farsi delle domande sulla qualità delle sue direzioni di gara.

ARBITRO INADATTO – Passi una volta, passi due volte ma alla terza gli indizi cominciano a essere troppi. Rosario Abisso, arbitro della sezione AIA di Palermo dal 2017 promosso nella CAN A, dovrà essere attentamente valutato dai vertici della federazione, perché non è possibile che continui a fare disastri come quello di ieri sera di Fiorentina-Inter. Il rigore inventato che ha causato il pareggio al 101′, con un tocco di petto di Danilo D’Ambrosio che solo lui ha ritenuto fallo di mano è però solo la punta dell’iceberg di una serie di decisioni più che discutibili di Abisso nelle partite dell’Inter. Questa la galleria degli orrori (escludendo Fiorentina-Inter, per la quale c’è l’articolo apposito), che non può passare inosservata perché cominciano a essere troppe le decisioni a senso unico che sfavoriscono la stessa squadra.

INTER-UDINESE – Sabato 15 dicembre, anticipo della sedicesima giornata di Serie A. Al 73′ calcio d’angolo da sinistra, Ivan Perisic salta per prolungare di testa e dietro di lui Seko Fofana ha entrambe le braccia ad altezza testa, in maniera ovviamente innaturale, con cui colpisce il pallone. Abisso lascia proseguire, nonostante le veementi proteste di Milan Skriniar, ma dopo circa un minuto Gianpaolo Calvarese al VAR lo manda giustamente alla review e l’arbitro è costretto ad assegnare il calcio di rigore poi trasformato da Mauro Icardi. Le immagini non lasciano spazio ad altra interpretazione.

Abisso VAR Inter-Udinese

INTER-LAZIO, PARTE PRIMA – Mercoledì 31 gennaio, quarti di finale di Coppa Italia. Partita tranquilla a livello di episodi finché non si va ai tempi supplementari, e anche qui Abisso prende delle decisioni abominevoli a senso unico. Al 97′, su un calcio di punizione dalla destra, Mauro Icardi prende il tempo a Sergej Milinkovic-Savic e si prepara a colpire di testa dentro l’area piccola, ma il serbo con entrambe le mani spinge l’ex capitano che cade a terra. Sarebbe rigore, ma nonostante un lungo consulto con il VAR (Luca Banti) alla fine si riparte con calcio d’angolo, senza andare a rivedere le immagini al monitor: decisione più che discutibile, visto che la spinta è netta e il danno evidente. Sarebbe stata anche espulsione, in quanto fallo con chiara occasione da gol senza alcuna possibilità di giocare il pallone, qui l’errore va condiviso con chi non ha portato Abisso alla review ma resta palese la differenza di trattamento.

Rigore Inter-Lazio

INTER-LAZIO, PARTE SECONDA – Dopo il precedente episodio segna Ciro Immobile e l’Inter si ritrova con pochi minuti a disposizione per trovae il pareggio, ma al 116′ rimarrebbe in dieci per il rosso diretto a Kwadwo Asamoah. Il ghanese perde un contrasto ed entra in scivolata in ritardo, calciando la gamba di Milinkovic-Savic: fallo netto, espulsione però esagerata perché non si tratta né di gioco violento né tantomeno di vigoria sproporzionata, la casistica che da regolamento porta al cartellino rosso. Abisso è lì davanti e non ha dubbi (ovviamente…), il VAR stavolta lo sconfessa e lo manda alla review, dove cambia la decisione in semplice ammonizione: presumibile che in presa diretta abbia preso un abbaglio, ritenendo l’intervento di Asamoah a gamba tesa quando in realtà non era affatto così.

Abisso VAR Inter-Lazio

INTER-LAZIO, PARTE TERZA – L’Inter resta così in parità numerica con la Lazio e ha pochi istanti per cercare il pareggio che porterebbe ai rigori. A un secondo dalla fine dei due minuti di recupero Danilo D’Ambrosio viene affrontato fallosamente ancora da Milinkovic-Savic, in piena area di rigore (nemmeno sulla linea). Abisso non può far altro che segnalare il fallo, ma vergognosamente dà calcio di punizione dal limite: l’ennesimo abbaglio dell’inadatto arbitro palermitano, con il VAR che ancora una volta viene in soccorso e non gli dà nemmeno la possibilità di fare danni come ieri, perché trattandosi di situazione oggettiva lo corregge senza necessità di andare a rivedere (come da protocollo). Su dove sia avvenuto l’intervento, anche qui, le immagini non lasciano spazio ad alcuna discussione.

Fallo rigore Inter-Lazio

FIORENTINA-INTER COMPLETA L’OPERA – Non contento di aver già fatto danni su danni, Abisso ha ben pensato ieri di non voler dare ragione al collega Michael Fabbri, che per la terza volta gli aveva segnalato come in diretta avesse commesso un errore madornale, regalando il rigore alla Fiorentina al 96′. Il fatto che più volte, sia allo stesso D’Ambrosio sia a Roberto Gagliardini a fine partita (vedi articolo), abbia detto che il tocco sia avvenuto con il braccio è una cosa che non può essere accettata, al tempo del VAR: Abisso ha avuto tutto il tempo per rivedere le immagini, da diverse angolazioni, dopo che la chiamata al monitor già doveva fargli capire come ci fosse qualcosa di sbagliato nella sua decisione, e invece ha cercato qualcosa che non esisteva se non nella sua testa. Chi sbaglia anche controllando i replay non deve poter essere lasciato libero di falsare le partite, come avvenuto ieri sera in Fiorentina-Inter: l’AIA, che a differenza di altre situazioni discusse per altre squadre al momento non ha trovato il tempo per commentare l’episodio, dovrebbe stabilire come punto cardine delle sue valutazioni che chi commette errori così gravi, anche in presenza di review, deve essere rimosso dalla categoria in quanto non qualificato. Ma la sensazione è che, purtroppo, Abisso tornerà presto in Serie A…

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