3 appunti su Inter-Bayer Leverkusen: viso aperto, Lukaku 31, Godin “jefe”
La rubrica “3 appunti” pone l’attenzione su tre aspetti singolari di una partita. La prestazione di un singolo giocatore, una rete, o un dato statistico: tre cose da porre in risalto. In Inter-Bayer Leverkusen citiamo l’approccio delle due squadre, e le prove sontuose di Lukaku e Godin.
1. VISO APERTO – Inter e Bayer Leverkusen si affrontano a viso aperto, e questo è un invito a nozze per gli uomini di Antonio Conte. Peter Bosz applica una difesa molto alta, che più volte rischia di rivelarsi letale. Le ripartenze nerazzurre sono brucianti, specie nel primo tempo. Gli spazi al centro sono molto più ampi rispetto a quando i nerazzurri affrontano squadre schierate a specchio. L’impressione è che nella prima frazione di gioco la presenza di Christian Eriksen avrebbe potuto fare male ai tedeschi. Ma non c’è spazio per i rimpianti: le due squadre hanno disputato una bella gara dai ritmi alti, tenendo fede al copione richiesto da partite di tale calibro.
2. TRENTUNO – Romelu Lukaku chiude la sfida tra Inter e Bayer Leverkusen tra i migliori in campo. Non solo per il gol del (momentaneo) 2-0: la sua prova non può essere riassunta in numeri. Anche perché qui i rimpianti salirebbero a dismisura. Di 4 occasioni (più due) il numero 9 trasforma solo la più difficile, insaccando da terra mentre prova a liberarsi dal marcatore. In un’altra occasione si oppone egregiamente il portiere, mentre l’ultima viene strozzata dall’arbitro, che annulla il gol del possibile 3-1. Lukaku agisce ancora una volta da riferimento offensivo per l’Inter, faro a cui aggrapparsi per la distensione della manovra. Avere un totem come lui, lì davanti, fa tutta la differenza del mondo. E con la rete di stasera arriva a 31 reti stagionali: al primo anno in nerazzurro, solo Ronaldo aveva fatto meglio, con 34 reti nel 1997/98. Riuscirà a superarlo?
3. EL JEFE – Diego Godin conferma lo straordinario periodo di forma con un’altra prestazione sontuosa. In Inter-Bayer Leverkusen è semplicemente insuperabile: su 8 contrasti, li vince tutti, compresi tre aerei. Dopo Stefan de Vrij il leader difensivo dei nerazzurri è lui, che si guadagna la titolarità con pieno merito. Con l’Atletico Madrid ha vinto due volte l’Europa League: El Jefe sa come si fa.