Vezzali a Gravina sugli aiuti al calcio: «Prima servono riforme strutturali»
Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport, ha risposto alla lettere inviata ieri da Gabriele Gravina al Governo per chiedere aiuto (vedi articolo). Il calcio, secondo il numero uno della FIGC, ha bisogno di sostegno da parte dello Stato con la Vezzali che però ha risposto a tono.
AIUTI INCOMPRENSIBILI – Nella lunga intervista concessa a ‘Milano e Finanza’, la Vezzali ha risposto in maniera ferma e decisa alle richieste inviate ieri da Gravina in una lettera al Governo. Innanzitutto la sottosegretaria allo Sport ha parlato degli aiuti che lo Stato dovrebbe concedere al calcio. «Ristoro e dilazione fiscale per club e Figc? Con tanti settori in difficoltà o proprio in ginocchio, parlare di “aiuti di Stato” al calcio rischia di essere poco comprensibile per i cittadini. Preferisco immaginare ogni sostegno o supporto, anche eventualmente la dilazione fiscale temporanea, legato a riforme strutturali del sistema calcio. L’ho detto al presidente Gravina: “Facciamo qualcosa di importante per lo sport”. E abbiamo cominciato: in questi giorni é in dirittura di arrivo il decreto con i criteri di acceso al fondo per il professionismo femminile che assegna quasi 4 milioni di euro».
VEZZALI: «AIUTI SOLO CON RIFORME»
LE SOLUZIONI – Le soluzioni però la Vezzali le ha individuate. Innanzitutto ha chiarito come il mondo del calcio sia in crisi già da prima della pandemia che ha sconvolto il mondo. Poi, per cercare di concedere degli aiuti statali, servono prima delle riforme strutturali a livello europeo e mondiale. «Il sistema era in perdita già prima della pandemia, che ha però avuto l’effetto di amplificare il problema. Ovviamente, viviamo in un mercato comune e la questione va affrontata a livello internazionale. Da parte mia, in virtù del mio ruolo di governo, mi rendo disponibile a proporre un tavolo internazionale al presidente Gravina, coinvolgendo i miei colleghi europei, il presidente della Fifa Infantino, il presidente della Uefa Ceferin. I governi, questo ormai è certo, sono più favorevoli a dareaiuti se si è in presenza di riforme strutturali».
Fonte: Milano e Finanza