Maldini: “Berlusconi spesso inelegante. Milan momento delicato”
Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di “Sky Sport”. L’ex difensore ha quindi parlato del momento complicato e delle gestioni precedenti
CRISI MILAN – «Il momento è delicato, ma fa parte della crescita del club. Ci sono stati tre cambi di proprietà in pochi anni, che hanno minato questa squadra. Il cambio di allenatore di quest’anno non ce lo aspettavamo. È stata una decisione presa a malincuore, una scelta nostra condivisa con il club. Una scelta che mirava ad avere un allenatore con concetti forti, che sopperisse alla mancanza di esperienza di questa squadra, che è una squadra giovane».
BERLUSCONI – «Berlusconi è stato un grandissimo presidente, il migliore che io potessi avere a 19 anni, dopo che da tre anni giocavo già titolare con il Milan, una persona a cui voglio bene e sempre gliene vorrò. Ma questa sua tendenza a fare sempre le battute, spesso lo rende inelegante. Ma affetto rimarrà immutato».
RINASCITA? – «La mia storia è pesante, il fatto che io sia qui a lavorare con Zvone Boban testimonia che non vogliamo tornare a quei livelli alti fra 10 o 15 anni. Non ho tutto questo tempo. O meglio, ce l’ho, ma non voglio aspettare. La nostra presenza è una sorta di garanzia di rientro a determinati livelli in tempi accettabili, anche se quantificarli è difficile. E se non sarà così, non saremo noi due a condurre la direzione sportiva dell’Ac Milan. Se l’idea della società – ma non è così – è tornare competitiva fra 15 anni, noi non saremo quelli a capo della direzione sportiva». Queste le parole di Paolo Maldini.