Juventus, plusvalenze ritenute fittizie per 60,3 milioni: i documenti – CF
La Juventus è sotto inchiesta della Procura della FIGC per il caso plusvalenze insieme a Napoli, Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Chievo, Novara e Pescara. Domani si svolgerà la prima udienza davanti al Tribunale Federale e Calcio e Finanza svela i documenti riguardanti il club bianconero
PASSAGGIO CHIAVE – La Juventus è sotto inchiesta insieme ad altri dieci club nel primo filone sul caso plusvalenze. Calcio e Finanza ha avuto modo di visionare il fascicolo nelle mani della Procura FIGC riguardante proprio il club bianconero che ruota intorno a un passaggio in particolare: “Dal raffronto tra i corrispettivi riconosciuti nelle operazione, corrispettivi effettivamente pagati non trattandosi di operazioni incrociate, con quelli delle operazioni segnalate da Covisoc si può notare che, quando le società devono sostenere esborsi finanziari effettivi, attribuiscono ai diritti alle prestazioni dei calciatori valori inferiori a quelli concordati nelle operazioni incrociate, pur trattandosi – in quest’ultimo caso – di calciatori che presentano carriera sportiva meno importante e profilo tecnico di minore caratura. Le transazioni comparabili dimostrano quindi che i valori attribuiti ai diritti oggetto di scambio senza trasferimenti di denaro o con conguagli di importo contenuto non corrispondono ai valori di mercato”.
Juventus, caso plusvalenze: i documenti in possesso della Procura FIGC
OPERAZIONI SOTTO INDAGINE – “Tra i club finiti nel mirino, la Procura parte dalla Juventus, analizzando tutte le plusvalenze e gli acquisti effettuati in queste operazioni: complessivamente, le cessioni sono valse 216,3 milioni per complessive 152,2 milioni di plusvalenze, mentre gli acquisti hanno portato un esborso pari a 207,2 milioni. Tuttavia, alcune operazioni (come ad esempio lo scambio Cancelo-Danilo o quello Pjanic-Arthur) sono stati ritenuti effettuate ai giusti valori: secondo la Procura, quindi, le operazioni sotto indagine hanno riguardato 90,5 milioni di cessioni per 80,8 milioni di plusvalenze registrate a bilancio. L’accusa, però, parla di “reali” plusvalenze pari a 28,2 milioni, con plusvalenze quindi ritenute fittizie per 60,3 milioni“.
UNA SANZIONE – “Complessivamente – prosegue Calcio e Finanza -, l’impatto sul patrimonio netto secondo la Procura FIGC è di 111,6 milioni di euro. Cifre che, tuttavia, secondo l’accusa non hanno avuto impatto sulla possibilità del club di iscriversi o meno al campionato o di rispettare gli altri paletti: motivo per cui il deferimento nei confronti della Juventus riguarda solo l’illecito amministrativo che può portare al massimo a una sanzione”.
Fonte: calcioefinanza.it – Matteo Spaziante