Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista a “Repubblica”. Il numero uno del calcio italiano ha quindi parlato del razzismo e delle plusvalenze
RAZZISMO – «Noi abbiamo norme di severità unica in Europa. Il problema è che molto spesso i buu non vengono percepiti allo stadio. Esiste un radar passivo, in dotazione all’antiterrorismo, che capta con microfoni direzionali la provenienza di un rumore. Può scovare in diretta chi sta facendo un coro razzista. O anche ricostruire la traiettoria di un petardo. Bastano due pannelli per settore, il costo non è proibitivo, lo produce un’azienda italiana. C’è solo un ostacolo legato alla privacy, perché può ascoltare conversazioni private allo stadio, ma è uno strumento micidiale. Vogliamo coordinarci con il Viminale, contiamo di testarlo in Italia-Armenia a Palermo».
PLUSVALENZE – «Noi monitoriamo gli scambi di giocatori senza finanza, che possono essere sospetti. E abbiamo abolito la cosiddetta recompra». Queste le parole di Gabriele Gravina.
Fonte: La Repubblica – Matteo Pinci.
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