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Faggiano (DS Parma): “Servono regole precise, su Radu…”

Daniele Faggiano, direttore sportivo del Parma, è stato ospite oggi ai microfoni di Sky Sport. Il dirigente del club emiliano ha parlato del mercato che verrà dopo la crisi del coronavirus

CHE MERCATO SARA’ – Faggiano pensa a che mercato sarà dopo il coronavirus: «Secondo me rimane lo stesso, cambia l’economia delle società, cambieranno progetti e programmi. Bisogna inventarsi qualcosa, cercare di fare le squadre in base a bilanci penalizzati dal Covid che è stata una cosa inaspettata per tutti. Non penso che il problema adesso sia il mercato, le grandi faranno le grandi le piccole si arrangeranno con delle idee».

AUMENTERA’ IL DIVARIO CON LE BIG? – Secondo Faggiano i divari non cambieranno tanto: «Il divario è già grande, ci sarà spero più amicizia, ci saranno più prestiti, le squadre piccole non potranno spendere quanto speso fino ad ora, cambierà al ribasso».

TROPPE CHIACCHIERE – Secondo Faggiano nel mondo del calcio si parla troppo: «Io sento dire tante cose e devo dire quello che penso. Si è parlato per anni di un campionato a 18 squadre e ora sento parlare di 22 squadre. Si sente sempre che due mesi di mercato sono troppi e ora si parla di 4-5. Si parla tanto per parlare. Vorrei cose giuste, se un giocatore lo vuole vendere a un milione e ne chiede due ci vorrà tant tempo per arrivare comunque a un milione».

CAMBIARE LE DATE DEL MERCATO – Faggiano parla della possibilità di cambiare le date del mercato, ma auspica regole uguali per tutti: «Potrebbe essere tutto d’aiuto, è inutile parlare di date e periodo quando non sappiamo se finiremo di giocare. Bisognerebbe capire se continuiamo a giocare, poi il secondo punto è vedere dopo se i giocatori in scadenza al 30 giugno possono giocare ancora con noi. Quelli sono i problemi come Radu, Kulusevski, per fare i nomi più importanti. Non devo convincerli io a restare, devono essere le regole, il problema ce l’hanno tutti, una regola uniforme mi pare sia il minimo. Se la Juventus dice a Kulusevski di non giocare più perché deve giocare, con la paura di farsi male? Bisognerebbe fare delle regole chiare uguali per tutti, penso a tante squadre che hanno 15-16 prestiti, non solo in Serie A».

TAGLIO STIPENDI – Faggiano rivendica l’iniziativa del Parma sulla riduzione degli stipendi: «Noi medio piccole usciremo con le ossa rotte e mi dispiace che le iniziative importanti di togliersi uno stipendio è passata in secondo piano. Per me sono passate più le notizie di squadre che si sono spalmate stipendi che noi che ce li siamo tolti propri. Togliere soldi non è mai semplice, sento parlare di qualcuno che se li vuole togliere se non dovessimo più giocare, noi l’abbiamo fatto senza sapere ancora nulla, un aiuto alla società per respirare. Anche molti procuratori ci hanno aiutato».

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