David Endt (ex Ajax): “Rivincita con la Juve, nel ’96 erano un po’ dopati…”
In vista di Ajax-Juventus di Champions League dall’Olanda arrivano accuse gravi nei confronti dei bianconeri facenti riferimento alla finale del 1996 vinta dalla Juventus, con quell’ombra del doping mai chiarita del tutto
I quarti di finale di Champions League metteranno davanti Ajax e Juventus in una riedizione della finale del 1996, disputata all’Olimpico di Roma, che vide trionfare i bianconeri ai calci di rigore. Quella è al momento l’ultima coppa vinta dalla Juventus e su cui pesa da anni una mai chiarita del tutto ombra di doping. A questo si riferisce David Endt, ex giocatore e dirigente dell’Ajax, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, riportate da goal.com: “La Juventus è veramente la favorita, su questo non ci sono dubbi. Ma non si sa mai, con questo gioco spregiudicato dell’Ajax tutto è possibile. E poi abbiamo qualcosa per vincere, una vendetta direi, perché all’epoca a Roma abbiamo giocato contro una Juve che poi dopo si è rivelato forse un po’ dopata, non si sa. E questo brucia ancora ancora, è un altro motivo, con tutto il rispetto che si ha per la Juve”.
UNA STORIA CONTROVERSA- Quella del presunto doping juventino negli anni ’90 è una storia controversa, non l’unica gravitante intorno alla società bianconera ai tempi della “triade” (col bubbone di calciopoli che sarebbe scoppiato solo nel 2006). Tutto partì dalle accuse lanciate da Zeman sui presunti trattamenti medici illeciti a cui la Juventus sottoponeva i suoi giocatori, ne uscì un processo in cui furono coinvolti l’allora amministratore delegato juventino Antonio Giraudo e il medico sociale Riccardo Agricola, concluso solo nel 2007, quando la Corte di Cassazione assolse i due imputati dall’accusa di doping, ma li dichiarò prescritti dall’accusa di frode sportiva in quanto la Juventus avrebbe praticato sui suoi giocatori la somministrazione eccessiva di farmaci leciti, quindi non consideranti dopanti presi singolarmente, allo scopo di alterare le prestazioni sportive.