Cecchi: “Italia, tutti insieme come nel 1982. Playoff? In questo momento…”
L’Italia sta affrontando l’emergenza da Coronavirus in un modo elogiato da più fronti, compreso quello dell’OMS. Ne parla ai microfoni di “Radio Sportiva” Stefano Cecchi, che ricorda i Mondiali del 1982 e si esprime sull’ipotesi playoff per la Serie A.
FERMARE TUTTO – L’emergenza legata al Coronavirus sta avendo effetti diretti anche sul calcio italiano. L’Inter è ora in quarantena dopo la notizia della positività di Daniele Rugani. Anche per questo motivo, la speranza di molti addetti ai lavori è che anche il calcio si fermi. Scelta che però non sembra incontrare i favori della UEFA: questa settimana si è disputata sia la Champions League sia l’Europa League (ad esclusione di Inter-Getafe e Siviglia-Roma). Questo il commento di Stefano Cecchi: «Non esiste alternativa a fermare tutto, stiamo navigando tutti a vista. Qua in Italia siamo terra di frontiera, in piena emergenza, ma Spagna e Francia arriveranno al punto in cui noi ci troviamo in questo momento. Nella vita ci sono delle scale di priorità e in questo momento il calcio viene dopo molte cose. Ieri non sono riuscito ad assistere alle gare di Champions».
RICORDI MONDIALI – Nell’invitare gli italiani a rimanere uniti per uscire da questo difficile momento, Cecchi si affida ai ricordi del Mundial del 1982. Ecco le sue parole: «Questa cosa qua nessuno l’aveva mai vissuta prima, siamo dei precursori. L’Italia sta facendo delle scelte elogiate anche dall’OMS, stiamo reagendo in maniera esemplare. Nessuno ha la ricetta in tasca, evitiamo polemiche nei confronti di chi è chiamato a decidere. Dobbiamo stare insieme come popolo, l’esempio dei Mondiali del 1982 è bellissimo».
PLAYOFF SERIE A – Cecchi commenta infine le proposte lanciate dalla Serie A per concludere la stagione, in caso di sospensione definitiva. Il suo parere: «Fino al 3 aprile non parliamo di play-off e play-out. In questo momento non me ne importa niente. Ci sono altre esigenze e ci saranno finché non usciremo dal tunnel».