Barone: “2006 irripetibile! Noi Campioni del Mondo vogliamo aiutare”
In un momento di tale difficoltà, anche i calciatori devono pensare in primis alla propria salute. Ne è consapevole Simone Barone, che plaude alle misure adottate in Italia. Ai microfoni di “Radio Sportiva”, il tecnico della Berretti del Sassuolo ricorda anche il Mondiale 2006.
IN SECONDO PIANO – Con l’emergenza Coronavirus in corso, il calcio e lo sport passano in secondo piano. A dirlo è anche Simone Barone, ex Campione del Mondo 2006 e oggi allenatore della Berretti del Sassuolo. Questo il suo pensiero: «Il calcio forse non pensava di arrivare a questo punto. Si poteva sospendere tutto una settimana prima, ma tutto è andato in parallelo con le scelte dei decreti. Mezza Europa ci ha puntato il dito addosso come se non avessimo saputo gestire la situazione. Ma poi anche loro sono arrivati con ritardo alle nostre misure. I calciatori vivono nell’incertezza, e nella loro testa, in questo momento, non pensano allo sport».
ESTATE 2006 – Barone ricorda poi la rassegna mondiale del 2006, cogliendo l’occasione per parlare di un’iniziativa presa dai 23 azzurri di quella Nazionale. Ecco le sue parole: «I campioni del mondo del 2006? Abbiamo pensato di creare una fondazione, perché vogliamo essere presenti e aiutare le persone che stanno soffrendo. Ad oggi abbiamo ricavato oltre 300.000 euro ma vogliamo arrivare al milione, affinché questa iniziativa possa salvare vite umane. L’estate 2006 è stata qualcosa di storico e irripetibile, una cavalcata bellissima».