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ESCLUSIVA IN − Jacobelli: «Pregiudizio su Inzaghi! Porto? 60% Inter! Mercato e Conte…»

Xavier Jacobelli ha parlato in un’intervista esclusiva su Inter-News.it. Con il noto giornalista abbiamo toccati diversi temi principali: dal rendimento dell’Inter al lavoro di Simone Inzaghi. Poi qualche considerazione sulla gara col Porto, mercato e il possibile ritorno di Antonio Conte.

Jacobelli, l’Inter sta avendo poca continuità in campionato. Come se lo spiega e che ne pensa della stagione dei nerazzurri?

Noi stiamo vivendo una stagione assolutamente anomala. Il Napoli si sta avviando alla conquista del suo terzo storico Scudetto. Evidente che due sconfitte, una contro l’Inter e l’altra contro la Lazio, non possono inficiare sulla marcia trionfale di questa squadra in Italia e speriamo neanche in Champions League. A proposito dell’Europa, speriamo di portare tre squadre ai quarti di finale che sarebbe un risultato straordinario. L’Inter, nonostante le otto sconfitte che sono oltre la media, a mio avviso sta disputando una buona stagione. Se facciamo un bilancio della stagione 2022/23, sappiamo che l’Inter ha già vinto la sua seconda Supercoppa Italiana alla guida di Simone Inzaghi, è seconda in classifica, è semifinalista di Coppa Italia e poi vedremo come andrà a finire la prossima settimana a Porto. Quindi penso che il bilancio di Inzaghi sia comunque molto positivo. Francamente rispetto ma non condivido le critiche nei suoi confronti. Vorrei ricordare la situazione dell’Inter dal punto di vista societario. Non è facile per un allenatore gestire una squadra, per cui la società – come sappiamo – vive un momento delicato. Speriamo di saperne di più nei prossimi mesi.

Jacobelli non vede un po’ troppo accanimento nei confronti di Simone Inzaghi?

Vorrei capire quale allenatore potesse fare di più all’Inter allo stato attuale. Ogni allenatore sa che la propria carriera professionale dipende dai risultati e se noi ci atteniamo solamente ai risultati vorrei capire come e chi riuscirebbe a fare più di Inzaghi. C’è questa sorta di pregiudizio nei suoi confronti. Che cosa si può chiudere di più ad un allenatore nell’anno in cui il Napoli ha frantumato qualunque tipo di concorrenza? Tant’è vero che mai nella storia del campionato, da quando si danno tre punti a vittoria, dopo 25 giornate la capolista vantava 15 punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice. Inoltre, vorrei ricordare che all’Inter grandi aspettative ad inizio stagione erano rivolte verso Romelu Lukaku, il quale dopo il gol alla prima giornata contro il Lecce non ha più potuto aiutare la squadra. Neanche il Mondiale è riuscito a ridare all’Inter il vero Lukaku anche perché lo stesso giocatore è stato risucchiato nella crisi di gioco del Belgio, eliminato ai gironi. Io mi auguro che Lukaku possa essere protagonista in questa seconda parte di stagione perché il valore assoluto dell’attaccante non può essere messo in discussione e perché può dare più alternative a Inzaghi. L’Inter è ancora impegnata su tre fronti. Quindi chi critica Inzaghi ci dovrebbe spiegare che cosa debba fare di più questo allenatore. Se riuscisse a mettere piede nei quarti sarebbe un grandissimo risultato per lui stesso, per l’Inter e ovviamente per tutto il calcio italiano.

L’Inter martedì sera giocherà contro il Porto per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Che percentuali dà ai nerazzurri?

In questo momento, considerato il valore del Porto e del calcio lusitano in generale – al momento uno dei più apprezzabili sia per il valore dei suoi interpreti e sia per la capacità strepitosa di alcune società come il Porto, come il Benfica – è un calcio molto interessante e competitivo. Allo stato attuale dico 60% Inter e 40% Porto. Il Porto deve essere una squadra che dovrà essere affrontata con il massimo rispetto così come con il massimo rispetto l’Inter l’ha affrontata all’andata a San Siro. Porto obbligato a fare la partita è un vantaggio per l’Inter? Potrebbe esserlo, ma se l’Inter fa l’Inter – ovvero se gioca come ha disputato la gara d’andata – allora gode di buone chance di qualificazione. Servirà grande personalità in un Do Dragao sicuramente caldissimo. Sarà fondamentale l’approccio nei primi minuti.

Mercato Inter e ritorno Conte

Jacobelli come sarà il mercato estivo dell’Inter. Può dirci qualcosa sul post Milan Skriniar?

In questo momento credo sia un po’ prematuro parlare di nomi e mercato. Marotta e Ausilio hanno fatto e stanno continuando a fare dei miracoli in questi anni, considerata la situazione in cui sono obbligati a muoversi. Noi sappiamo bene che entro maggio 2024, ci sia il finanziamento di Oaktree da restituire con un tasso d’interesse al 12%. Sappiamo bene come di quei 280 milioni erogati dal fondo californiano, 107 complessivamente siano stati implicati nelle casse della società, poi vedremo cosa accadrà. Perché un conto è trovare un partner che entri in società come socio di minoranza, un conto è trovare un investitore interessato a rilevare tutte le quote societarie, un altro conto ancora è aspettare la scadenza del rifinanziamento del maggio 2024, e qualora Suning non l’ho in solvesse, il fondo diverrebbe proprietario del club, come già successo con il Milan e il fondo Elliott. Quindi la società, preso atto della decisione di Skriniar di non rinnovare il contratto, aspetta per capire quali saranno i margini di manovra sul mercato. Di difensori centrali buoni ci sono, però costano. Quindi, oggi parlare di nomi sarebbe quasi improbo. Chiaro che il passaggio ai quarti di Champions League può aprirti nuovi orizzonti e l’ingresso di diversi milioni di euro.

Antonio Conte è finito nel mirino delle critiche in Inghilterra dopo l’eliminazione dalla Champions League. Si parla anche di un possibile ritorno in Italia. Jacobelli, che ne pensa?

La cosa più importante in questo momento è che Antonio Conte riguadagni il 100% della sua salute. Sappiamo come nelle ultime settimane la sua condizione è stata travagliata a causa dell’operazione alla cistifellea. Poi siccome lui è uno che ci tiene, uno appassionato, un amante del calcio e in panchina ci andrebbe anche ingessato. Il Tottenham ha risentito nelle due gare contro il Milan questo suo non totale coinvolgimento. Il fuoco della critica, nella stampa inglese, in questo momento si concentra su di lui. Come se in Inghilterra si fossero dimenticati come il Tottenham lo scorso anno giocasse in Conference e quest’anno è arrivato fino agli ottavi di Champions League. Gli Spurs sono quarti in classifica e per tutto il rispetto non credo abbiano lo stesso potenziale di Arsenal, Manchester City, Manchester United. Conte, credo sia stato – e lo ha detto anche lui stesso – particolarmente segnato dalla scomparsa di molti suoi cari amici: Ventrone, Mihajlovic e Vialli. Sono lutti e dolori che segnano una persona. Non mi stupirei a fatto che a fine stagione ritorni in Italia. Però parlare a marzo del futuro di Conte mi sembra anticipare un po’ troppo i tempi.

Si ringrazia Xavier Jacobelli per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Sandro Caramazza) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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