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ESCLUSIVA – La Russa: “Conte all’Inter? Magari ora è più antijuventino di noi!”

Inter-News.it ha avuto il piacere di parlare con il Senatore Ignazio La Russa, Vicepresidente del Senato e presidente dell’Inter Club di Camera e Senato. Nel corso dell’intervista esclusiva sono stati toccati tutti i punti d’attualità della nuova Inter, dall’arrivo di Antonio Conte alle posizioni di Mauro Icardi e Radja Nainggolan in tema calciomercato, con un punto di vista inedito sulla vicenda dello Stadio Meazza.

L’8 luglio Antonio Conte svolgerà il primo allenamento da nuovo tecnico dell’Inter. Se avesse dovuto scegliere lei l’avrebbe preso comunque, nonostante i trascorsi alla Juventus, oppure avrebbe scelto un altro profilo?

«Sì, sì. Io credo che innanzitutto abbia un trascorso burrascoso con la Juventus, quindi non so se siamo più antijuventini noi in questo momento o lui. In ogni caso credo che gli allenatori non è una novità che possano, da professionisti, cambiare squadra: noi abbiamo vinto con Giovanni Trapattoni, che più juventino di lui non c’era nessuno, speriamo di ripetere l’avventura».

Come giudica la gestione del finale di campionato da parte di Luciano Spalletti dal punto di vista tecnico e umano?

«Luciano Spalletti è un bravo tecnico, ha le sue idee. È uno che non gioca a due punte, forse io avrei provato a mettere insieme Lautaro Martinez e Mauro Icardi più di quel poco che ci ha provato lui. Come tecnico non si discute, si sa quali sono i suoi dogmi e ha anche ottenuto buoni risultati, non dimentichiamo che siamo arrivati per due volte nei primi quattro, che era l’obiettivo minimo o massimo che l’Inter aveva. Dal punto di vista della gestione dello spogliatoio non mi è piaciuto, non è stato aiutato dalla società ma credo che potesse fare meglio. Credo che un allenatore, per prima cosa, debba tenere le tensioni all’interno dello spogliatoio e fuori dalla vicenda mediatica: mi pare che non ci sia riuscito, anzi forse è stato lui a rendere pubbliche le intenzioni che c’erano nello spogliatoio, quando ha detto che la questione di Icardi andava decisa. Forse si è addirittura schierato per una delle parti, con l’area anti-Icardi diciamo così: secondo me poteva fare meglio, mi aspetto che un allenatore sappia tenere le tensioni all’interno».

A proposito di Icardi: quale ritiene sia la soluzione migliore, tenendo conto di tutto e non solo di quanto avvenuto da febbraio in poi?

«Credo che la migliore soluzione in assoluto sarebbe stata non arrivare a questo punto, perché per me Icardi rimane un centravanti che, Romelu Lukaku compreso, è fra i più idonei a stare nel campionato italiano. Però nel punto in cui stiamo capisco, dolorosamente, che ha ragione la società nel cercare di prendere un altro giocatore attraverso la cessione di Icardi. Il problema è riuscirci, perché piuttosto che svenderlo affiderei a Conte il compito di recuperare il rapporto con Icardi e anche con lui e la curva, che prematuramente e per motivi estranei si è schierata contro: non dobbiamo dimenticare che il rapporto si è deteriorato per la famosa storia del libro (ottobre 2016, ndr) e non per quello successo in questa stagione. L’atteggiamento della curva l’ho sempre considerato eccessivo e pretestuoso, Icardi ci ha messo del suo per una gestione un po’ forzata della moglie, poi aggiungo che in Italia non siamo pronti ad avere una donna agente. È l’unica che c’è, ho visto tutto il mondo del calcio un po’ prevenuto nei confronti della moglie di Icardi, che poi non ha fatto niente per evitare questo atteggiamento. Per me Icardi è il meno colpevole di questa situazione, lui personalmente, capisco però che a questo punto se si trova chi non vuole approfittare della situazione e pagarlo quello che merita lo cederei: lo scambio con Paulo Dybala, sinceramente, lo farei».

L’altro giocatore discusso in casa Inter è Radja Nainggolan. Per lui invece?

«Se tieni Icardi non devi prendere Lukaku, a quel punto se riesci a prendere Nicolò Barella puoi anche cedere Radja Nainggolan, che è un giocatore che può essere utilizzato bene dall’Inter ma se l’allenatore preferisce Barella avere anche Nainggolan, Stefano Sensi e Marcelo Brozovic mi sembra un’esagerazione. Per un fatto tecnico, non sulla personalità, credo che se si vuole prendere Barella dopo Sensi è giusto immaginare che anche la cessione di Nainggolan ci possa stare, sennò dovresti cedere tutti gli altri, da Matias Vecino a Borja Valero eccetera».

Lunedì c’è stato l’annuncio della volontà di Inter e Milan di costruire un nuovo stadio insieme. Meglio così oppure restare a San Siro ammodernandolo o facendone uno in proprio?

«Io sono per ristrutturare il Meazza, e lo sono in maniera decisa. L’unica cosa che capisco, perché non bisogna fare finta di niente, è che ristrutturare il Meazza mentre due squadre con cadenza settimanale lo devono utilizzare per le partite mi sembra un compito improbo. Ci vuole almeno un anno e mezzo per ristrutturare lo stadio, trattandosi di avere partite tutte le settimane, o addirittura anche in infrasettimanale essendo Inter e Milan nelle coppe, è impossibile. Se devo scegliere c’è una cosa che nessuno ha ancora detto e che esiste in altre parti del mondo: io farei accanto un altro stadio tenendo però San Siro così com’è, anche per attività extracalcistiche. Io non lo abbatterei, poi bisogna vedere se regge tenerlo per utilizzarlo per i concerti e qualche partita. Ne farei due di stadi, magari uno più piccolo e le partite in cui c’è bisogno di ottantamila spettatori giocarle a San Siro: fare uno stadio da cinquantamila posti accanto e tenere in piedi San Siro per le partite tipo il derby o quelle da più di settantamila persone».

L’Inter si è mossa rapidamente appena finito il campionato, mentre Juventus e Milan ci hanno messo più tempo e la Roma sta avendo vari problemi. Ritiene che in vista della prossima stagione possa essere un vantaggio aver avuto da subito le idee chiare?

«Può essere un vantaggio, ma noi di campionati in agosto ne abbiamo vinti tanti e si devono vincere a maggio…»

Ha raccontato la passione di suo figlio per l’Inter, le ha già detto che acquisto vorrebbe vedere all’Inter in estate? E a lei chi piacerebbe come volto nuovo o ritorno?

«Lui è per cedere Icardi e su questo non siamo d’accordo, la pensa un po’ come la curva e su questo siamo in disaccordo. Per il resto un giocatore che gli piace molto è Barella. Io se potessi direi Nicola Berti, ma è un po’ avanti con gli anni: ecco, se Berti avesse un figlio come lui sarebbe perfetto (ride, ndr)».

Ringraziamo il Sen. Ignazio La Russa per la disponibilità mostrata nell’intervista, nonostante i tanti impegni, e per la piacevolissima chiacchierata sulla nostra Inter. La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è consentita solo previa citazione della fonte Inter-News.it.

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