ESCLUSIVA IN – Sottini, parla l’agente: «Lui professionista esemplare. Ricorda Bastoni!»
Sottini è tra i giovani dell’Inter che, dopo aver lasciato il club nerazzurro, continua a stupire e far bene. Il difensore classe 2002 a inizio stagione si è trasferito in prestito alla Pistoiese, in Serie C, dove ha trovato continuità ma soprattutto la fiducia di mister Marco Alessandrini. Del giovane difensore abbiamo parlato con il suo procuratore, Alessandro Acri, che in esclusiva per Inter-News.it ha fatto il punto sul futuro del ragazzo.
Buonasera Alessandro, partiamo subito con la descrizione del ragazzo. Per chi ancora non lo conosce, chi è Edoardo Sottini?
Sottini è un ragazzo molto serio. Un professionista esemplare che ha una grandissima cultura del lavoro. Proviene da una famiglia per bene e questo lo aiuta nella sua crescita.
C’è un giocatore a cui Sottini assomiglia o si ispira? Se pensiamo a un giocatore cresciuto all’Inter, mandato in prestito e poi tornato, il primo nome che viene in mente è Federico Dimarco
Sottini assomiglia a Sottini. I paragoni sono sempre scomodi, però lui ha grande umiltà e dedizione al lavoro. È un difensore centrale moderno capace di giocare centrale nella difesa a quattro o da braccetto di sinistra, ruolo che ha già ricoperto in nerazzurro e che ricopre benissimo alla Pistoiese. A parte il percorso che ha fatto Dimarco che è tornato all’Inter, io però penso che per fisicità e caratteristiche, somiglia più ad Alessandro Bastoni.
Un difensore forte fisicamente, ma anche con propensione al gol: già quattro in questa stagione
Sì, confermo: è un difensore a cui piace molto sganciarsi. È una propensione naturale che ha, anche perché nasce centrocampista centrale. Poi l’Inter ha riscontrato in lui delle caratteristiche più difensive, diventando poi la sua “fortuna”. Perché, se consideriamo ragazzi della sua età che hanno queste statistiche dal punto di vista del minutaggio e delle reti segnate in un campionato difficile come la Lega Pro, credo sia l’unico.
L’Inter segue Sottini? Che futuro lo aspetta?
Sì, ogni domenica il calciatore è seguito dagli osservatori dell’Inter. È apprezzato innanzitutto come uomo poi come calciatore. Al termine della stagione tornerà in nerazzurro e poi insieme prenderemo una decisione migliore per il ragazzo, che deve maturare. In questo momento però è concentrato a salvare la Pistoiese.
Quanto è difficile per giocatori talentuosi come Sottini, italiani, arrivare in prima squadra?
Partiamo da un presupposto: la maggior parte dei miei calciatori sono stranieri. Io credo che se sei bravo arrivi dove le tue caratteristiche ti permettono di arrivare, indipendentemente se sei italiano o straniero. Bastoni è un giovane bravo e difatti gioca. Questa cosa degli stranieri che chiudono gli spazi agli italiani non è vera. Piuttosto dobbiamo insegnare a tanti italiani ad avere la fame sportiva che hanno gli stranieri. Purtroppo in Italia siamo abituati troppo bene perché i ragazzi hanno tutti la macchina, le firme e le migliori tecnologie. Però poi in campo non scendono le tecnologie. In campo vanno anima e cuore. E chi ne ha di più gioca!
Si ringrazia Alessandro Acri per la disponibilità mostrata nell’intervista.