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ESCLUSIVA IN – Paganin: «Inter, sii contenta ma non soddisfatta! Non pensare troppo in là»

Lo 0-2 di ieri nel derby Milan-Inter è un buon risultato, ma la qualificazione in finale dovrà essere conquistata nel ritorno. Per commentare i temi della semifinale di Champions League la redazione di Inter-News.it ha intervistato Massimo Paganin, ex difensore nerazzurro ora apprezzato commentatore per Mediaset, che ha dato una sua analisi sul match del Meazza.

Paganin, è solo il primo round ma il vantaggio è di spessore. Come bisogna costruire su uno 0-2 del genere?

Non è sicuramente semplice, perché devi essere contento ma non soddisfatto. Nel senso: contento della prestazione e del risultato, ma non soddisfatto perché mancano novanta minuti almeno. I giocatori sono forti e hanno giocato sfide importanti, dal punto di vista mentale sanno come approcciare la partita. L’importante è che tutto l’ambiente pensi di dover fare ancora qualcosa, ma penso che all’Inter siano abituati a questo tanto quanto il Milan. È fondamentale tenere i piedi per terra, non fare voli pindarici e non pensare troppo in là, perché c’è ancora una partita da fare. Bisogna rimanere agganciati mentalmente al ritorno da disputare, sapendo che sarà complicato e difficile, però ieri l’Inter ha dimostrato di essere in salute. Sta bene non solo con gli undici che vanno in campo, ma con tutti coloro che hanno partecipato.

Si aspettava una partenza del genere?

Pensavo sarebbe stata una partita più bloccata, ma credo tutti. Al di là di questo pensavo che l’andata di una semifinale sarebbe stata giocata tatticamente in maniera diversa: sostengo sempre che, in ogni partita, ce ne siano tante da giocare. Ci sono le varie situazioni e i momenti, l’Inter è stata bravissima a sfruttare il proprio che si è aperto col gran gol da calcio d’angolo di Dzeko che ha anticipato Calabria. Da lì c’è stata una fase di dieci-quindici minuti dove l’Inter poteva dilagare: se il primo tempo fosse finito 0-4 non ci sarebbe stato nulla da dire. L’Inter ha fatto un altro gol, si è creata i presupposti per chiuderla ma poi è tornato il Milan col palo di Tonali e l’occasione di Messias. In termini numerici possesso palla poco di più del Milan, portieri non molto impegnati però l’Inter è stata bravissima a sfruttare il momento.

Si può dire che, viste le scelte Dzeko e Mkhitaryan premiate, sia anche la vittoria di Inzaghi?

Credo sia stata la vittoria del gruppo. Ho visto Brozovic entrare motivatissimo, continuo a sostenere che in quel ruolo è fortissimo: ha messo a disposizione della squadra la sua esperienza e le sue qualità. Anche Lukaku motivatissimo. Sono state fatte delle scelte del momento, ma sono tutti coinvolti nel progetto e l’intera rosa sta pensando ad arrivare il più in là possibile. Tutti devono dare il loro contributo, può darsi siano state delle scelte in base alla partita, all’avversario e al momento: cambia poco se hai giocatori così motivati. Inzaghi ha fatto le sue scelte, è stato ripagato per la conduzione del gruppo. Questo l’ha portato a raggiungere obiettivi importanti come la semifinale di Champions League, la finale di Coppa Italia e la risalita in campionato. Fino a due mesi fa era sulla graticola perché i risultati non arrivavano, ma si raggiunge l’obiettivo lavorando coesi tutti assieme.

Oltre ai due gol in 11’, per Paganin qual è stata la chiave della superiorità dell’Inter sul Milan?

Sicuramente, dal punto di vista tattico, Inzaghi ha predisposto una squadra che andava ad aggredire alta il Milan, cosa che loro non sono riusciti a fare. Il Milan non ha sfruttato la costruzione dal basso, i terzini sono rimasti bassi e in avanti sono stati poco incisivi. L’Inter è stata brava a bloccare le fonti di gioco, senza che venisse trovato Brahim Diaz che aveva creato problemi al Napoli nei quarti. Dal punto di vista tattico l’Inter ha giocato molto bene, sono stati i centrocampisti a fare la differenza: Mkhitaryan è arrivato al gol, Barella spesso al tiro, Calhanoglu ha colpito il palo. A centrocampo l’Inter ha vinto i duelli, in attacco ha fatto il suo e Dumfries ha fatto molto bene nella sfida con Theo Hernandez. Mentalmente l’approccio è stato giusto.

Per il ritorno, considerato che mancherà Bennacer ma potrebbe esserci Rafael Leao, come bisognerà impostare la gara?

Rafael Leao sicuramente è un fattore per il Milan, bisogna vedere se o recupererà o no. Ma l’Inter ha già giocato con lui in campo, vincendo la Supercoppa Italiana. Tatticamente ci sarà qualcosa da aggiustare, magari un raddoppio in più, ma dovrà essere il Milan a preoccuparsi di fare la partita. Se l’Inter è arrivata in semifinale di Champions League è perché ha superato ostacoli importanti, dal punto di vista tattico cambierà poco. Non credo che andrà solo per difendere, proverà a mettere in difficoltà il Milan quando avrà la possibilità di farlo. Dovrà sistemare dei dettagli, ma senza stravolgere il gioco: sarà la quinta volta che affronterà il Milan quest’anno. Credo che Inzaghi e i giocatori conoscano l’avversario, sarà Pioli a dover cercare di mettere in campo qualcosa di nuovo. C’è ancora una partita da giocare e almeno novanta minuti: dal punto di vista mentale l’Inter dovrà essere concentrata.

Dopodomani Inter-Sassuolo. Secondo Paganin qual è l’errore da non commettere, visto che c’è da guardare anche al campionato?

Quello di non pensare partita per partita. Io credo che l’Inter, in quest’ultimo periodo, abbia pensato partita per partita a dare il meglio nella singola gara e da qui abbia ottenuto i risultati. Lo deve fare da qui a fine stagione: non puoi pensare già a Istanbul, ma alla prossima partita. Mi sembra quello fatto dopo il risultato di ieri sera, senza voli pindarici o facili esultanze. È stato un risultato importante, dato dal percorso fatto fino a questo momento, e l’Inter sta semplicemente pensando alla prossima gara. Abbiamo visto quanto è stato importante arrivare bene all’andata attraverso il campionato: vincere aiuta a vincere, a creare un certo tipo di mentalità, sicurezza e autostima. Questo è fondamentale.

Si ringrazia Massimo Paganin per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Riccardo Spignesi) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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