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ESCLUSIVA IN – Frey: «Inzaghi bilancio positivo. Rinnoverei Handanovic! Fiorentina…»

Sébastian Frey ha parlato in un’intervista esclusiva su Inter-News.it. Numerosi i temi affrontati: dalla prossima partita di campionato fra Inter e Fiorentina, due squadre in cui l’ex portiere ha giocato, al bilancio stagionale dei nerazzurri e di Simone Inzaghi. Ma anche alcuni ricordi legati alla gloriosa Inter del triplete, un pensiero sulla gestione Onana-Handanovic e alcuni consigli sul portiere del futuro.

Quella dell’Inter è una stagione particolare, fatta di gioie e dolori. Lei fino a qui giudica il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Ad oggi io voglio pensare al bicchiere mezzo pieno. A prescindere dallo scudetto, che è andato perché il Napoli ha fatto una stagione superiore a tutti ed è stata quella più costante, l’Inter fa parte delle top squadre nella parte alta ed ha un posto da giocarsi.  Questo è molto importante. E, poi, l’Inter è ancora in corsa per la Champions League. Sappiamo quanto sia una competizione prestigiosa da giocare. I nerazzurri, nonostante il campionato discontinuo in cui hanno perso troppe partite per poter vincere lo scudetto, stanno facendo un percorso in Champions League importante. Questo vuol dire tanto.

Sull’operato di Simone Inzaghi si discute da tempo e i pareri su di lui sembrano discordanti. Lei come valuta le sue due stagioni all’Inter?

È arrivato e ha perso lo scudetto per un filo ma ha vinto la Coppa Italia. Per me non ci sono trofei più o meno importanti. Se vinci un trofeo sei nella storia del club a prescindere. Inzaghi nella storia dell’Inter c’è. Il problema è che non era ancora arrivato sulla panchina nerazzurra e i giudizi su di lui erano già contrastanti. C’è chi gli vuole bene e a chi non piace. Prima di dare un giudizio finale aspetterei di vedere come finisce in Champions League. Passare un altro turno sarebbe un traguardo importante. Sul piano del gioco è sempre stato criticato, giustamente o ingiustamente. Simone lo conosco, è un bravissimo ragazzo e un grande lavoratore. Non ha fatto così tanto male. Ha vinto i trofei, ha perso lo scudetto per un niente e quest’anno è secondo o terzo in classifica. Ad oggi, per me, il bilancio è positivo.

Frey, pensa che i giudizi su Inzaghi sono stati troppo affrettati?

Lui ha una leader diversa da Antonio Conte. Quest’ultimo è arrivato all’Inter un po’ con i modi di un dittatore sportivo: ha emesso delle regole, un equilibrio all’interno dello spogliatoio, ha vinto e, poi, se n’è andato. Ovviamente il carattere di Conte è diverso da quello di Inzaghi ed è per questo che il fatto che la gente continua a metterli in paragone è sbagliato. Oggi ha ragione Conte perché è arrivato ed ha vinto però io non do torto a Inzaghi.

Passando a un tema che la riguarda più da vicino, cosa ne pensa della gestione che l’allenatore dell’Inter ha fatto di Handanovic e Onana?

Secondo me l’estate scorsa doveva già fare una scelta: avrebbe dovuto subito mettere Onana. Non si tratta di mancanza di rispetto a Samir. Handanovic ha fatto cose importantissime all’Inter e credo abbia il rispetto dell’intera piazza, me compreso. Però era giusto iniziare con il camerunese a inizio stagione, non aspettare qualche partita per farlo giocare da titolare. Io su Inzaghi ho avuto da ridire solo sull’inizio di stagione. Poi, dal momento in cui ha iniziato a giocare Onana abbiamo visto tutti cos’è successo. Lui arriva da protagonista perché ha un carattere molto forte ed è un portiere che sta facendo bene. Era giusto passare le redini del ruolo di primo portiere già nel ritiro dell’estate scorsa. Sul fatto che oggi giochi lui penso che siano tutti d’accordo e abbiamo visto che Handanovic ha capito il suo ruolo e, tranquillo, lo ha accettato. Per questo merita ancora più rispetto.

Frey, rinnoverebbe il contratto a Samir Handanovic?

Io un altro anno da vice Onana glielo farei fare perché è un ragazzo che non crea problemi e ha rispetto per la carriera che ha fatto nell’Inter. È probabile che tu abbia bisogno ancora di un personaggio così nello spogliatoio. Non troverei scioccante rinnovargli il contratto di un anno e se non dovesse accadere lo terrei comunque all’interno della società per continuare a stare sempre vicino alla squadra.

Per l’Inter quello di aprile sarà un mese ricco d’impegni, ma partiamo dalla prossima partita, quella contro la Fiorentina. Lei ha vestito entrambe le casacche, che tipo di partita dobbiamo aspettarci sabato?

Eh, sarà una partita complicata. La Fiorentina ha impiegato tanto tempo ma adesso si è assestata. Aveva il problema dei gol e ora è tornata a farli e sta giocando bene. Non credo, sinceramente, che sarà una partita semplice per l’Inter. La Fiorentina in questi ultimi due, tre, mesi è un po’ rinata e sta facendo bene. Sarà una partita intensa.

In più occasioni abbiamo notato poca concentrazione in campionato da parte dei nerazzurri. Secondo lei a cosa è dovuto? Pensa che l’avvicinarsi della semifinale d’andata di Coppa Italia contro la Juventus e i quarti contro il Benfica possano distoglierli maggiormente dall’impegno in Serie A?

Dal momento in cui lo scudetto è andato devi cercare di arrivare secondo per continuare il percorso in Champions League. Per quanto riguarda la Coppa Italia, sappiamo che contro la Juventus è sempre una partita speciale quindi nessuno si può tirare indietro. La Champions League sappiamo quanto è importante per il prestigio e anche per le tasche dell’Inter, bisogna dire le cose come stanno. Sarà un mese di fuoco il prossimo. Però io non credo ci sia il rischio di distrazioni perché si tratta di giocatori importanti e abituati a giocare ad altissimo livello. Le distrazioni, più che altro, possono essere frutto di stanchezza psicologica e fisica. Ma questo non mi sembra tanto preoccupante perché quello che vedo nell’Inter lo vedo anche in altre squadre importanti del nostro campionato. Ciò vuol dire che è un problema generale, causato anche dal Mondiale che ha scombussolato tutto, perché era un periodo completamente diverso. Le difficoltà dell’Inter, dunque, non mi stupiscono. L’importante è ritrovare la concentrazione e la serenità per questo finale di stagione molto importante. L’Inter ha tanto da giocarsi.

A proposito di Mondiale, Frey, l’ultima e recentissima pausa Nazionale ha restituito Hakan Calhanoglu infortunato all’Inter. Cosa ne pensa?

Io spero davvero che che non sia nulla di grave perché ad oggi lui è il pilastro e il regista di quest’Inter. Calhanoglu è il giocatore che in questi ultimi mesi sta facendo veramente tanto bene. I nerazzurri hanno bisogno di lui per finire la stagione e per giocare le partite importanti. Incrociamo le dita!

Frey, un ricordo particolare da raccontarci legato a una delle due squadre o a una sfida che ha dovuto giocare nei panni da ex?

Inter-Fiorentina è sempre una partita importante e bella da giocare, soprattutto quando tornavo a San Siro da avversario. È uno stadio bello e affascinante da giocatore che indossa la maglia dell’Inter ma lo è anche da avversario. Sono sempre state delle sfide molto belle. Quando con la Fiorentina giocavamo contro l’Inter, quell’Inter lì, quella del triplete, difficilmente riuscivamo a portare il risultato a casa loro. Quella era una squadra così forte ed equilibrata che la speranza era quella di tornare a casa con un punto, che per noi equivaleva ad averne tre perché l’Inter era veramente sopra gli altri. Ma questo lo dice la vittoria stessa del triplete. In quegli anni lì era una delle squadre più forti d’Europa.

Onana in più occasioni ha dichiarato di scendere in campo senza paura, anche di fronte ad avversari importanti. Sono curiosa di sapere se lei si ritrova in queste parole o se ha avuto – legittimamente – paura in alcune occasioni.

Ho letto quello che ha detto e In parte non sono d’accordo perché quando scendi in campo e la partita è bella importante la paura c’è sempre. Non parlo di quella paura che ti fa scendere in campo privo di forza ed energie ma di quella che ti fa vivere il fascino della partita. In quel caso lì la paura si trasforma in motivazione e in voglia di dimostrare. Ti posso dire, quando giochi una partita in cui è necessario vincere la paura c’è. Che si tratti di Onana, di un altro portiere o di qualsiasi giocatore: quel brivido quando scendi in campo c’è sempre.

Frey, se potesse consigliare un portiere all’Inter, in questo momento, quale nome farebbe?

Farei il nome di Onana, c’è lui (ride, ndr). Ad oggi mi terrei lui perché sarebbe irrispettoso nei suoi confronti parlare di un altro portiere che è appena arrivato e sta facendo bene. Quello del secondo portiere, paradossalmente, è un ruolo ancora più difficile da trovare. Ho sentito dei nomi di giovani, come quello di Carnesecchi, che sono degli italiani molto promettenti ma non hanno niente a che fare con la panchina ad oggi. Sono ragazzi che devono giocare! Quindi l’Inter, se non dovesse rinnovare il contratto ad Handanovic, dovrebbe prendere un ragazzo di grande esperienza e di grande personalità. Ma, soprattutto, che capisca il suo ruolo e che, quando viene chiamato in causa, deve farsi trovare pronto. Non è semplice fare il secondo perché sei poco chiamato in causa, quando lo sei devi rispondere presente altrimenti vieni massacrato. Abbiamo visto l’anno scorso quanto successo col povero Radu, che è stato sommerso da critiche, anche a volte ingiuste perché sono state veramente esagerate. Per questo l’Inter come secondo deve prendere un portiere di grande esperienza, non un ragazzo giovane.

Domanda secca: Inter-Benfica, chi passa i quarti di Champions League? Inter-Juventus, chi arriva in finale di Coppa Italia?

Beh, sarei disonesto se non ti dicessi che voglio che passa l’Inter sia in Champions League che in Coppa Italia (ride, ndr). Non è così scontato? Ti dico comunque che passano i nerazzurri in entrambi in casi.

Si ringrazia Sébastian Frey per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Elisa Luceri) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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