ESCLUSIVA IN − Ferri: «Dybala-Inter, Marotta sincero! Handanovic piccoli errori ma…»
Riccardo Ferri in esclusiva a Inter-News.it dice la sua sulla pista di mercato Dybala in ottica nerazzurra e sul dualismo in porta tra Handanovic e Onana. Tra i temi affrontati, infine, i test di Inzaghi, il prossimo campionato di Serie A condizionato dall’intermezzo dei Mondiali di Qatar 2022. Di seguito la seconda e ultima parte dell’intervista esclusiva a Ferri
Ferri, con le dichiarazioni di Beppe Marotta su Paulo Dybala la pista Inter è ormai del tutto tramontata?
Marotta è stato sempre molto sincero nelle sue esternazioni riguardo alle opportunità che si presentavano, compreso Dybala. L’attenzione adesso è su altri profili, come quelli che abbiamo citato poc’anzi (vedi prima parte, ndr). E sono situazioni da andare a chiudere il più breve tempo possibile affinché Simone Inzaghi possa partire già con una squadra al completo.
In partitella contro la FC Milanese (vedi highlights) Inzaghi ha utilizzato il 3-4-1-2. Secondo lei potrebbe essere una buona soluzione quest’anno?
Inzaghi sta facendo degli esperimenti perché durante il campionato è molto difficile pensare di fare esperimenti di questo genere. Normale che gli allenatori cerchino di trovare alternative. I giocatori li allena tutti i giorni Inzaghi, che si confronta anche per capire se ci sia la disponibilità di poter giocare in altri modi. È un momento di rodaggio, esperimento, per provare cose nuove.
Il Mondiale in Qatar dividerà il campionato in due parti. Ferri, qual è il fattore che potrebbe incidere sulle squadre?
Con il Mondiale di mezzo, quest’anno si faranno due tipi di preparazione fisica diverse. C’è da tenere conto che molti top club hanno parecchi nazionali. Saranno le squadre che, probabilmente, accuseranno di più la ripartenza ma credo che si possa trovare una soluzione per evitare il possibile contraccolpo. Ci saranno due modi diversi di preparare il campionato. Nella prima parte di stagione, fino a novembre sicuramente, le squadre vorranno partire subito forte. E caricheranno meno i lavori durante la preparazione per cercare di ottimizzare al massimo la velocità e la rapidità. Bisogna imprimere sin da subito un ritmo importante alla gara. Serve fare una preparazione con in mano il calendario. I preparatori studieranno meglio il da farsi.
Ferri, è d’accordo con la scelta di Inzaghi sul dualismo tra Samir Handanovic e André Onana?
Sono d’accordo che un allenatore debba prendere delle scelte per evitare anomalie durante la stagione. Lo scorso anno abbiamo visto la situazione al Paris Saint-Germain tra Gianluigi Donnarumma e Keylor Navas. Quindi fa pensare che, indipendentemente, dalle qualità, io sono per partire con Handanovic. Lo reputo uno dei migliori portieri nonostante le critiche che sono dettate anche dal non essere troppo social e portato alla comunicazione. Probabilmente tutto questo non lo aiuta. Handanovic ha fatto dei piccoli errori, ma è indubbio che abbia risolto tante partite. Lo reputo più avanti di Onana, che arriva da uno stop abbastanza lungo. E durante l’arco della stagione avrà comunque il suo spazio.
Secondo lei si può parlare di una squadra già favorita in vista della prossima stagione?
Tutti gli anni c’è questo tormentone della favorita e non favorita! Lasciate che vi sbizzarriate voi giornalisti (ride, ndr). Per chi ha giocato, ed è stato lì, fare delle previsioni è un po’ riduttivo. Si può dire che le squadre che hanno qualcosa in più sono sempre le solite. Metterei sulla stessa griglia Milan, Inter, Juventus e lo stesso Napoli. Un po’ dietro le romane. Più qualche squadra che può inserirsi: tipo Sassuolo, Torino, Fiorentina.
Ferri, infine una piccola considerazione sul Monza, grande protagonista del mercato. Che ne pensa?
La competenza di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi ha portato entusiasmo alla piazza di Monza. Poi devi andarti a confrontare con un campionato che molti della rosa non hanno mai disputato. Speso paghi lo scotto di questa cosa. La Serie A è molto diversa dai campionati minori. C’è un cambio di marcia notevole in tutto. Da capire come approccerà il Monza e come potrà gestire le difficoltà. Non è facile. I club provinciali hanno bisogno di una preparazione e di conoscenze abbastanza importanti. Stefano Sensi, Andrea Ranocchia e Matteo Pessina sono tre giocatori in un gruppo di ventiquattro. Possono aiutare, ma non hanno mai giocato insieme. Eccetto i due dell’Inter. Vedremo…
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Si ringrazia Riccardo Ferri per la disponibilità mostrata nell’intervista.