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ESCLUSIVA IN – Cucchi: «Momenti indimenticabili con l’Inter, grazie ai tifosi! Pregi e difetti di Inzaghi…»

Riccardo Cucchi, giornalista e storico radiocronista della nota trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”, intervistato in esclusiva da Inter-News.it ha parlato del derby vinto dall’Inter, la lotta per la Champions League e il gioco di Simone Inzaghi. In conclusione anche un parere sul caso Milan Skriniar, la lotta scudetto e soprattutto lo striscione della Curva Nord nei suoi confronti, il 12 febbraio 2017 in occasione di Inter-Empoli (2-0).

Cucchi, cosa ci dice la vittoria nel derby da parte dell’Inter? La seconda nel giro di 20 giorni considerando anche la Supercoppa Italiana

L’Inter ha dimostrato di essere superiore al Milan in due gare diverse tra Supercoppa Italiana e campionato. L’evidenza dei fatti è che l’Inter ha un’identità di gioco, qualità e determinazione. Il Milan, invece, è in grande difficoltà. Forse la squadra che ha subito di più il contraccolpo di una pausa lunga, quella dei Mondiali. Due mesi che hanno trasformato la squadra. L’Inter, invece, si sta ritrovando e soprattutto che Simone Inzaghi abbia ritrovato una squadra sulla quale fare affidamento.

Pioli, forse il momento più sbagliato per fare esperimenti come il 3-5-2, e fuori anche Leao!

In questo momento Stefano Pioli ha bisogno di fare degli esperimenti, ha incassato tanti gol nelle sfide precedenti al derby. Secondo me è stato molto evidente che l’Inter ha tenuto in controllo la gara, nel primo tempo in maniera completa dal punto di vista del possesso palla e nelle occasioni creare. Nel secondo tempo, invece, c’è stata leggera reazione del Milan che non ha prodotto risultati e l’Inter ha controllato. L’unico neo della gara è che l’1-0 ha lasciato aperto il confronto fino all’ultimo istante di gioco e questo non rispondeva a quello che il campo ha mostrato.

Cucchi, come vede questa lotta scudetto? L’Inter, la Roma, l’Atalanta, il Milan e soprattutto la “sua” Lazio

Il Napoli ormai ha preso un vantaggio enorme nei confronti di tutti gli inseguitori, il campionato è ancora lungo e tutto può succedere ma sono vicini in cima al distacco: tredici punti sono tantissimi. Alle spalle del Napoli si è accesa questa lotta per la Champions League, tutte raggruppate in pochissimi punti dove tutto può succedere.

Citazione doverosa al Napoli di Luciano Spalletti, ma la vera domanda è: demerito delle altre squadre che vanno a rilento, o merito di partenopei che stanno facendo benissimo?

Era da tanto tempo che non vedevo giocare in Italia una squadra giocare il calcio del Napoli, che è veramente Europeo e soprattutto efficace. Spesso si parla di calcio bello o calcio brutto, gioco bello o gioco brutto: il calcio e il gioco devono essere efficaci. In più Luciano Spalletti ha valorizzato alcuni giocatori come Lobotka e Zielinski, in più i colpi della dirigenza con Kim e Kvaratskhelia. Sarebbe stato difficile per tutti anche se Milan e Inter avessero avuto maggiore continuità, è che il Napoli è veramente superiore agli altri.

Dalla Lazio all’Inter, il tema principale è Inzaghi

A proposito, vede ancora un’impronta di Simone Inzaghi in questa Lazio?

Direi di no, la squadra adesso è molto cambiata. Maurizio Sarri ha messo la sua impronta su questa Lazio che gioca ormai in maniera molto diversa rispetto quella allenata da Inzaghi che cercava la profondità e la finalizzazione. Questa, invece, è una squadra che tiene il possesso palla come primo punto di riferimento tattico e cerca con i movimenti e un lungo fraseggio da parte dei giocatori, di arrivare all’attaccante. La squadra gioca un bel calcio, ha un’identità, però certe volte carente dal punto di vista della finalizzazione, al di là dell’assenza di Ciro Immobile.

Ci dica pregi e difetti di Inzaghi visto sia alla Lazio che all’Inter

Il pregio fondamentale è che in questo momento in Italia è l’unico allenatore ad avere un’idea di gioco più moderna, ma questa è chiaramente la mia opinione. Un calcio che tende tanto alla profondità. Se dovessi trovare un difetto a Simone direi che sia all’Inter che alla Lazio ha dimostrato di non avere il coraggio sufficiente di inserire giocatori che non appartengono al numero ristretto di quelli che fanno parte della squadra titolare. Conta sempre sui giocatori dei quali si fida di più e questo spesso non gli consente di valutare altri giocatori

Cucchi, conosciamo benissimo l’importanza della comunicazione, soprattutto al giorno d’oggi. Come giudica quella dell’Inter per quanto riguarda il “caso” Milan Skriniar. E soprattutto come giudica quella del giocatore stesso?

Sono tanti e molto duttili gli strumenti a disposizione per quanto riguarda la comunicazione. Non c’è più solo il microfono, oggi ci sono i social che consentono una dispersione di notizie. Una volta le squadre di calcio dominavano le notizie, oggi è molto difficile. Io non sono d’accordo che l’Inter abbia gestito male questa vicenda. Alla fine poi dobbiamo renderci conto che il calcio moderno è cambiato profondamente. Skriniar è un giocatore molto importante e ha manifestato un desiderio. Lo stesso tempo di “sofferenza” è la stessa dei laziali quando Inzaghi che sembrava aver firmato un rinnovo con la Lazio, poi ha lasciato. Ma questo è inevitabile! La comunicazione non credo che abbia gli strumenti sufficienti per tamponare.

Ringraziamenti speciali

Cito uno striscione: “A te il nostro applauso per averci emozionato, in un mondo di finti, Riccardo cucchi simbolo del nostro calcio”. Questa la dedica dei tifosi dell’Inter a San Siro nei suoi confronti. Ci racconti l’emozione

Qualcosa di indimenticabile per me. La mia gratitudine per la Curva Nord dell’Inter sarà perenne. Quel giorno sapevo che sarebbe stata la mia ultima radiocronaca, ma non volevo in nessun modo trasferire sugli ascoltatori il senso di tristezza per chi ha amato tanto questo mestiere. Però quando il tecnico mi ha indicato lo striscione che è apparso sulla curva ho tremato! Ho alzato il braccio per ringraziare ai tifosi e ricordo l’applauso indimenticabile che un giornalista in genere non dovrebbe mai meritare, perché i protagonisti non siamo noi ma i calciatori che commentiamo. Grazie ancora con tutto il mio cuore ai tifosi nerazzurri e all’Inter, perché è grazie a loro che ho avuto l’occasione di vivere momenti indimenticabili come la vittoria nella Champions League a Madrid e gli scudetti. Credo che questo i tifosi abbiano capito quanto mi sia emozionato a seguire quell’Inter straordinaria di quegli anni.

Si ringrazia Riccardo Cucchi per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Davide Conzales) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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