ESCLUSIVA IN – Collovati: «Rinnovo Skriniar-Inter? So che differenza non minima»
La questione Skriniar è uno dei principali fronti in casa Inter, col rinnovo da chiudere in tempi brevi per evitare l’addio a parametro zero (vedi articolo). L’ex difensore nerazzurro Collovati, intervistato in esclusiva dalla nostra redazione, ha dubbi in tal senso e parla poi della ripresa della Serie A in vista del big match col Napoli del 4 gennaio.
Collovati, il rinnovo di Skriniar è ormai complicato visti i tempi?
L’ho detto sei mesi fa: se a distanza di sei mesi non ha ancora rinnovato evidentemente vuol dire che avevo ragione. Nel senso: ormai la tendenza dei calciatori è quella di guardare il portafoglio e non la maglia o la riconoscenza. Per cui, di fronte a una differenza minima, è probabile che rimanga all’Inter. Ma se non è minima, e io sapevo che con l’offerta del PSG non era minima, no. Poi le cose possono cambiare, però mi sembra strano che non abbia ancora firmato.
Se non dovesse restare, chi può rimpiazzare Skriniar nell’Inter?
A parte Maradona nessuno è insostituibile nel mondo del calcio. Mi pare che l’Inter abbia messo gli occhi su Scalvini, che è un giovane. Forse è arrivato il momento, considerati i bilanci e le spese folli, di puntare sui giovani. Non è vero che in Italia non ci sono: bisogna avere il coraggio di farli giocare, in Italia non l’abbiamo sempre fatto.
Ora che riprende il campionato Lukaku è da ritenere l’attaccante principale dell’Inter oppure questo ruolo va a Lautaro Martinez?
La forza dell’Inter dello scudetto era la coppia Lautaro Martinez-Lukaku. Ritengo che debbano essere tutti e due, non uno solo. È chiaro che in questo momento l’Inter ha Lukaku che è un punto interrogativo, perché rientra dopo un mese e non si sanno le condizioni. Lautaro Martinez non è stato protagonista ai Mondiali, la realtà è questa. La coppia giusta sarebbe loro due, però considerate le difficoltà avute negli ultimi due-tre mesi non mi stupirei se alla fine un ruolo di primo piano ce l’avesse Dzeko.
Quale può essere la chiave per affrontare Inter-Napoli?
Secondo me le fasce. La forza del Napoli vista fino a prima dei Mondiali sono le fasce: Kvaratskhelia, Politano, Lozano, Di Lorenzo. Sono tutti gli esterni, tenendo presente che poi c’è un attaccante come Osimhen al quale bisogna fare molta attenzione. Secondo me questa gara l’Inter la deve vincere sulle fasce, poi deve fare molta attenzione a Osimhen: è il valore aggiunto del Napoli.
Come vede la ripresa della Serie A, sia per il lungo stop sia per gli sviluppi dell’inchiesta sulle plusvalenze che coinvolge la Juventus e altri club?
Sono due cose slegate. Una riguarda la giustizia, che va avanti da sola. Quando si comincia a dire che i giocatori lo sentono non ci credo: uno si allena, va in campo e nei novanta minuti dimentica tutto. Un conto è questa situazione e un conto è quello che succederà sul campo, che è un altro punto interrogativo. Dopo un mese e mezzo per i Mondiali ritengo che il Napoli sia ancora favorito, per i punti di vantaggio che ha. Però, e l’ho sempre detto anche in tempi non sospetti, la squadra che ha l’organico migliore al di là dello svantaggio in classifica è l’Inter.
Si ringrazia Fulvio Collovati per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Riccardo Spignesi) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.