ESCLUSIVA IN – Bergomi: «Inter, ecco in chi mi rivedo. Arnautovic sarà utile»
Lo zio Beppe Bergomi è stato straordinariamente ospite quest’oggi di Inter-News.it con il format quotidiano Inter Chat. La leggenda nerazzurra ha commentato il momento della squadra di Simone Inzaghi e l’attesa prima della Supercoppa Italiana.
Cosa pensa di Inzaghi e delle critiche che ancora oggi lo colpiscono?
Cosa deve fare di più? Inzaghi sta lavorando molto bene. Adesso che siamo usciti dalla Coppa Italia guardate Milan o Juventus quanto gli hanno dato importanza. Diventa sempre un trofeo importante, come la Supercoppa. Ha fatto un secondo posto, una finale di Champions League. Si porta dietro quel campionato che non siamo riusciti a vincere, bisogna dar meriti anche agli avversari che hanno fatto un ottimo percorso. Io non ho mai avuto dubbi su questo allenatore, lo conosco ed è mio amico. Mi sembra sempre in crescita nella gestione del gruppo, della squadra e di come sta giocando. Mi sembra stia andando bene.
Chi è il Giuseppe Bergomi di questa Inter e come marcheresti Lautaro Martinez?
Per come gioca Inzaghi sarei un braccetto di destra, mi rivedo in Darmian. Nella sua serietà, nel suo modo di stare in campo, di interpretare i ruoli, di dare qualità e quantità. Un grandissimo professionista, mi piace tantissimo. Lautaro Martinez è maturato un pochino più tardi, ha dovuto fare un suo percorso. Ricordate i periodi di due anni fa quando non segnava, si intristiva, le prestazioni non erano funzionali. Oggi invece è sempre dentro. Prendersi le responsabilità fa sempre crescere: la fascia di capitano, responsabilità, leadership. Questo lo vedi sul campo, diventa utile per la squadra. Il gesto con il portiere del Monza è un esempio per tutti noi, mi è piaciuto tantissimo. Deve essere da riferimento per stemperare tutte le polemiche in un mondo in cui non si ha voglia di aspettare nulla. Complimenti a questo ragazzo.
Cosa pensa del momento di Barella?
Barella è l’unico che ha giocato sempre anche in Nazionale. Ha sempre giocato, è stanco ovviamente. Ogni tanto non deve allargare le braccia con i compagni, deve capire questo. Vuole sempre vincere, è generoso e lo fa per questo. Ha senso di appartenenza per i nostri colori, è un ragazzo straordinario. Io l’ho conosciuto a Como, era già avanti. Credetemi, non è involuto. Servirà all’Inter e alla Nazionale, è straordinario.
Bergomi, di cosa ha bisogno l’Inter del futuro?
Metterei un centrocampista di 185 cm in su, siamo bravi ma mediamente siamo piccoli e serve struttura. Poi un attaccante veloce nell’uno contro uno. Se non mantieni il 3-5-2 devi prendere in considerazione altre situazioni. Il nostro è un mercato di player-trading, cioè acquisti, rivendi e pensi ai parametri zero. Quello che stanno facendo in società è straordinario. Riusciamo a rimanere competitivi cambiando sempre e vendendo giocatori importanti. Nessuno mai la sottolinea. Siamo la squadra mediamente più vecchia della Serie A, ma l’allenatore li fa rendere tutti al meglio. Stanno lavorando benissimo da questo punto di vista.
Quanto è stato importante Dimarco per l’Inter? E Buchanan?
Dimarco ha qualità nelle giocate, nei cross e a tale livello non ce n’è per nessuno in Italia e in Europa. Deve migliorare la gestione della partita, arriva al sessantesimo che ha dato tanto e fa fatica. Tendenzialmente è un giocatore importante, anche i calci d’angolo, le punizioni. Buchanan avrà bisogno di tempo, è veloce, è forte nell’uno contro uno, deve abituarsi a giocare a tutta fascia. Una volta che ha imparato diventa giocatore funzionale e importante, noi di gente che salta l’uomo non ne abbiamo. Siamo sedicesimi in questa statistica, quando le squadre si chiudono abbiamo bisogno di questi giocatori.
Come farebbe sbloccare Arnautovic?
Davanti hai due giocatori che non sbagliano una partita. Il paragone è sempre difficile: è un ragazzo di 190 cm, è stato fermo un mese e mezzo per uno strappo a Empoli. Lui è abituato a giocare titolare. Entrare, hai bisogno di altri tipi di giocatori. Lui è funzionale e farà bene, deve solo stare sereno, tranquillo e non vivere con l’ansia del gol. Deve fare la prestazione funzionale alla squadra. Arnautovic diventerà utilissimo.
Bergomi, chi preferisce tra Zenga e Pagliuca? Di Asllani invece cosa ne pensa?
Zenga o Pagliuca mi mettete in difficoltà, però con Zenga ho fatto dieci anni. La tradizione dei portieri dell’Inter è super, io ho iniziato con Ivano Bordon. Asllani deve capire che quel ruolo è delicato: deve percepire il pericolo, quando accelerare e rallentare il gioco, ha qualità tecniche importante, deve migliorare nella gestione della gara e nell’interpretazione del ruolo. Tendenzialmente ha qualità per poterlo fare, però deve crescere.
Si ringrazia Giuseppe Bergomi per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autrice Alessia Gentile e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.