ESCLUSIVA IN – Barzaghi: «Lukaku, bastava un ‘mi dispiace’. Chelsea? Fa sorridere»
Marco Barzaghi, giornalista di “SportMediaset” è stato ospite dell’ultima diretta di Inter-News.it, dove ha commentato il trasferimento di Romelu Lukaku dall’Inter al Chelsea. Queste le sue parole durante ”Summertime”.
NESSUN SALUTO – Queste le parole del giornalista Marco Barzaghi in esclusiva a Inter-News.it sulla situazione legata all’addio di Romelu Lukaku: «Vedendo che ancora il suo messaggio ai tifosi non è arrivato, mi sembra che la colpa vada sempre più verso Lukaku. Quando gli abbiamo chiesto una frase dopo le visite mediche, o un saluto, non è riuscito a dire nulla. Questo fa un po’ capire quanto ci sia del suo in tutto quello che è successo. All’improvviso: da una sera in cui si era autoproclamato su Instagtam ‘Re di Milano’, al giorno dopo in cui ha accettato i 15 milioni del Chelsea».
CHIUSURA DEL CERCHIO – Barzaghi ha poi proseguito così, sull’addio di Lukaku: «L’Inter non si è messa di traverso. Le cifre erano quelle che hanno permesso di arrivare a Dumfries e al quarto attaccante, ma il finale è stato abbastanza deludente. Sarebbe bastato un ‘mi dispiace’ che però non c’è stato. Le parole di Pastorello (vedi articolo) sono la conferma che Lukaku ci ha messo del suo per arrivare a questa chiusura del cerchio, come la chiamano loro, che non spiegano però il suo ruolo come mediatore nell’affare».
DECISIONE STRANA – Barzaghi ha poi ribadito quanto suoni strana la decisione di Lukaku di tornare a Londra, dopo quanto detto negli ultimi mesi: «Abbiamo sempre riportato la fermezza di Marotta e Ausilio, ancora adesso penso che se andassimo a chiedere loro cosa ne pensano, loro direbbero che non avrebbero mai ceduto Lukaku e che avrebbero sistemato i conti in altri modi. Poi certo che davanti alla moneta sonante, anche Suning ha detto di accettare, considerata anche la volontà del giocatore. Fino a poco tempo fa il belga associava il Chelsea al fallimento, quindi mi fa un po’ sorridere la sua decisione. Aveva escluso un suo ritorno in Inghilterra proprio per questo motivo. Lo scudetto era per lui il risultato del suo grande lavoro all’Inter. Tutto questo non torna e lascia un po’ di delusione per il comportamento avuto. Ma ormai il comportamento dei giocatori va in un’unica direzione»