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ESCLUSIVA IN − Amadeus: «Inter, sognare non costa nulla! Fioretto in caso di vittoria…»

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Amadeus per il quinto anno di fila condurrà il Festival di Sanremo. Eguagliati Mike Bongiorno e Pippo Baudo, il quale ha compiuto proprio oggi 87 anni. Inter-News.it ha avuto il piacere di intervistare Amedeo Umberto Rita Sebastiani, in arte Amadeus. Il conduttore televisivo, grandissimo tifoso dell’Inter, è già entrato in clima finale di Champions League. Tra considerazioni, sogni e ricordi, ecco il suo pensiero in vista della finale di Istanbul contro il Manchester City.

Amadeus, come sta vivendo questi ultimi giorni prima della finale tra Manchester City e Inter di Champions League. Cresce l’ansia?

L’ansia cresce. Quando gioca l’Inter sono sempre in ansia però c’è una soddisfazione di essere lì e questo non dobbiamo dimenticarlo. Il fatto di poter disputare una finale di Champions League già di per sé quello è un traguardo. Poi chiaro che nella storia verrà scritto il nome della squadra che vincerà e non di quella che ha partecipato, però, come interisti dobbiamo essere felici perché abbiamo portato a casa la Coppa Italia, la Supercoppa e quindi se il vecchio proverbio dice non c’è due senza tre, non lo voglio dire, ma lo sogno perché sognare non costa nulla.

Amadeus, Manchester City favorito, ma l’Inter può giocarsela. Dove può colpire?

Il Manchester City è giustamente favorito perché ha una squadra di nomi pazzeschi. Ma io sono convinto che il livello qualitativo dell’Inter se lo possa giocare alla pari con quello del Manchester City. Può colpire ribattendo: quindi non difendendosi solo perché il Manchester City col giro palla che ha rischia poi di nascondere il pallone, ma deve attaccare con intelligenza e vincere la partita soprattutto a centrocampo. E poi credo che loro in difesa non siano perfetti. Non credo che l’Inter avrà molte occasioni da gol, ma le poche che avrà dovrà sfruttarle. Essere cinici. Serve la partita perfetta.

Il solito dubbio, Edin Dzeko o Romelu Lukaku. Amadeus chi sceglie?

Simone Inzaghi vede i giocatori tutti i giorni e sa chi sta meglio o peggio. Io preferirei vedere in campo sin dall’inizio la Lu-la, Lukaku-Lautaro Martinez. Chiaramente questo è il pensiero di uno che è tra i milioni di allenatori che ci sono in Italia, che sono io (ride, ndr), ma Inzaghi farà la scelta giusta.

In un mese e mezzo Inzaghi ha ripreso l’Inter. E pensare che qualcuno gridava all’esonero…

Questo è il calcio, che spesso ha similitudini con lo spettacolo. Se fai risultati sei bravissimo e se non li fai non lo sei. Noi viviamo in base ad un risultato televisivo o appunto sportivo. Ha passato dei momenti non buoni. L’Inter, nonostante abbia portato a casa il terzo posto, non è stata perfetta in campionato. Perché se una squadra vince la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e arriva in finale di Champions League, significa che ha tutte le carte in regola per competere per lo scudetto alla pari col Napoli. Siamo stati inferiori rispetto alle nostre qualità tecniche perché 12 sconfitte ovviamente sono troppe. Detto questo, le due coppe e la finale di Champions League fanno sì che Inzaghi meriti assolutamente la riconferma e sperando che l’anno prossimo dopo un secondo posto e un terzo posto, nei tre numeri manca il numero uno, si possa arrivare primi.

Amadeus, che voto dà alla stagione dell’Inter?

Senza la Champions League, escludendo l’eventuale vittoria, è da 8. Se la vincessimo sarebbe 10. La Champions League vale più di tutti i titoli messi insieme!

Questa può essere considerata la stagione migliore dell’Inter post 2010?

Chiaro che la Champions League ti fa vedere tutto diverso, è normale. L’Inter di Antonio Conte, quella dello Scudetto, era una squadra con una forza fisica impressionante. Lukaku era in una forma inarrestabile. Era bellissima da vedere, ma anche l’Inter di Inzaghi a tratti ha giocato un calcio spettacolare. Non posso dire che sia l’annata migliore. Ovvio che avere l’Inter in finale di Champions League ti obbliga a dire che è un’annata speciale e anche la delusione in campionato viene compensata da una gioia immensa che tutti noi interisti vivremo sabato sera. A prescindere da come finirà la partita sabato, bisogna fare i complimenti a Inzaghi e alla squadra.

Qualche scaramanzia in vista della finale. Amadeus, cosa farebbe se l’Inter dovesse farcela, magari un fioretto?

La scaramanzia è che io guardo le partite sempre in piedi. Quando vado allo stadio per me è una sofferenza perché sto sempre in piedi. Fioretto? Non so quale possa essere. Una Champions è una di quelle cose da festeggiare per giorni e giorni. Talmente grande questo sogno perché è il titolo più ambito da una squadra di club in Europa che qualsiasi tipo di festeggiamento è lecito. Forse non dormirò per due giorni. Quando vincemmo la Champions League nel 2010 ricordo la gioia pazzesca, i caroselli. Ricordo un entusiasmo incredibile. Se quest’anno accadrà magari me la godrò di più con mio figlio perché all’epoca era piccolo, era nato da poco. Me la godo quindi con lui in qualità di ragazzo. Il carosello non lo faccia da solo, ma in compagnia.

Si ringrazia Amadeus per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Sandro Caramazza) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

Pubblicato da
Sandro Caramazza

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