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Campioni (Alé Frosinone): “L’Inter non farà come la Juventus! Pinamonti…”

In vista di Frosinone-Inter, posticipo della trentaduesima giornata di Serie A in programma domani sera alle ore 20.30, la redazione di Inter-News.it ha avuto il piacere di confrontarsi con “Alé Frosinone”, periodico distribuito allo Stadio Benito Stirpe. Queste le risposte date dal collega Andrea Campioni, anche speaker della radio ufficiale dei giallazzurri, “Radio Day”.

FROSINONE-INTER, LA VIGILIA – A ventiquattro ore dal posticipo della trentaduesima giornata di Serie A, Frosinone-Inter, il collega Andrea Campioni (redattore di “Alé Frosinone” e speaker di “Radio Day”) presenta la sfida in programma allo Stadio Benito Stirpe. I giallazzurri sono reduci da due successi di fila, ma si trovano ancora penultimi con ventitré punti.

Come arriva il Frosinone alla partita contro l’Inter?

«Sicuramente arriva galvanizzato, perché sono state due vittorie inaspettate, soprattuto quella con la Fiorentina che è un campo molto difficile. Di contro la distanza dal quartultimo posto è di fatto rimasta invariata, complice la vittoria del Bologna sul Chievo, quindi si è passati dagli otto punti di mercoledì scorso ai sette di lunedì sera. Il discorso salvezza è ancora molto complicato, per non dire del tutto compromesso: in queste ultime sette partite, per provare a sperare nella salvezza, bisognerebbe vincerne sei e perderne al massimo una, si può capire che sia una cosa molto complicata per una squadra di bassa classifica come il Frosinone. Di sicuro queste vittorie hanno dato morale all’ambiente, hanno permesso alla squadra di ritrovare consapevolezza nei propri mezzi e di giocare più a mente sgombra, considerato che da perdere c’è poco. Se non si gioca in questa maniera a questo punto del campionato non sarebbe una cosa corretta e non servirebbe fare calcoli. Abbiamo perso diversi punti soprattutto nelle due gare abbordabili perse contro Empoli e SPAL, che avrebbero permesso di rilanciarti, questo non è successo e paghi le conseguenze».

Si può dire che sia il momento migliore della stagione per il Frosinone?

«Assolutamente, anche perché le due vittorie consecutive sono state le prime consecutive in Serie A nella storia del Frosinone. Questo è il momento migliore sotto il punto di vista del morale e prettamente sportivo di questa squadra, però sappiamo che affrontiamo un avversario molto complicato come l’Inter, che viene qui assolutamente affamato di punti Champions League. Non potranno fare sconti, non potranno fare discorsi come i diffidati, non potranno fare come ha fatto la Juventus con la SPAL. È il momento migliore, ma di contro abbiamo un avversario molto complicato che fortunatamente affrontiamo in un buono stato disalute, perché sono stati recuperati diversi giocatori. C’è stato il forfait di Bartosz Salamon contro la Fiorentina per un problema muscolare, ma si era intuito già dai primissimi momenti che non sarebbe stata una cosa di poco conto. Gli unici due indisponibili saranno Federico Viviani e Salamon, per il resto tutti aggregati e bisognerà vedere cosa deciderà Marco Baroni perché domani, essendo quasi tutti a disposizione, è difficile ipotizzare una probabile formazione».

Cos’è cambiato rispetto alla partita d’andata?

«È cambiato l’allenatore, prima cosa, che ha dato un po’ più di spinta ai ragazzi. Con Baroni si gioca un po’ più a viso aperto, con Moreno Longo le partite erano più attendiste mentre Baroni gioca a viso aperto e se la vuole giocare con tutti. Sicuramente è un Frosinone più offensivo quello che si potrà vedere contro l’Inter nella gara di domani sera, poi sono cambiati non dico gli interpreti, perché di fatto dei quattro acquisti arrivati a gennaio sta giocando solo Luca Valzania, quindi negli uomini non è cambiato quasi nulla. È cambiato qualcosa nella mentalità e sicuramente nell’entusiasmo, nella gara d’andata si arrivava da una sfilza di pareggi e dalla vittoria con la SPAL, adesso si arriva da due vittorie consecutive e il morale sarà diverso. Cosa non banale: ci sarà anche la spinta dello stadio, si avvia al sold out per la seconda volta e speriamo dia una mano ai giallazzurri, anche se io sono convinto che una gran parte dei tifosi tiferanno Inter, anche nei settori destinati ai tifosi di casa».

Quali sono le principali insidie che possono esserci per l’Inter?

«Il Frosinone è una squadra che, soprattutto a Firenze, ha dimostrato di saper reggere in difesa, rischiare poco per poi ripartire ed essere cinica, cosa che è mancata spesso e volentieri nel corso della stagione. Il Frosinone a Firenze ha creato due o tre palle gol, ne ha concretizzata una ma ha rischiato davvero poco in difesa. Ha giocato la partita che doveva fare e che deve fare con l’Inter, affrontando un avversario molto più forte e molto più tecnico è ovvio che non puoi giocartela a viso aperto, non puoi pensare di tenere in mano il pallino del gioco con una squadra che ha giocatori come Radja Nainggolan o Mauro Icardi. Sarà molto difficile: io mi aspetto una gara di rimessa, anche se non si faranno barricate si aspetterà l’avversario all’interno della propria metà campo senza ripartire, senza chiuderti a oltranza perché una squadra tecnica prima o poi il gol lo fa. Potrebbe essere questa l’insidia per l’Inter: le ripartenze del Frosinone. Io mi auguro, anche se non è stato così finora, anche sui calci piazzati dove fino a questo momento non è mai arrivato un gol».

Andrea Pinamonti è in grande crescita. Quanto è maturato rispetto a inizio stagione?

«Tanto, perché è stato anche impiegato relativamente poco a inizio stagione. Ha potuto allenarsi coi compagni più anziani, che sicuramente gli hanno dato una mano sotto il punto di vista dei consigli. C’è un veterano lì davanti come Daniel Ciofani, sono certo che abbia dato dei consigli a Pinamonti perché è proprio di indole così, quindi è stato produttivo anche per lui allenarsi ed entrare a piccoli passi nel mondo Frosinone, non essere subito buttato nella mischia così a freddo. È quasi arrivato per caso a Frosinone, nel senso che è arrivato nell’ultimo giorno di mercato perché bisognava sopperire all’assenza di Federico Dionisi, che si era rotto il crociato nella gara di Coppa Italia quattro giorni prima. Se non fosse stato per l’infortunio di Dionisi non credo che sarebbe arrivato Pinamonti, sotto questo punto di vista siamo stati fortunati perché l’assenza di Dionisi si è sentita moltissimo in questo campionato. Pinamonti è un giocatore che è migliorato davvero tanto, credo che l’anno prossimo sarà in una squadra di media classifica, per trovare ancora più continuità e tornare all’Inter fra due anni, perché se dovesse tornare l’anno prossimo con la situazione di adesso, fra Icardi e Lautaro Martinez, potrebbe essere controproducente per lui. Fossi in Pinamonti o nel suo agente Mino Raiola gli farei fare un altro anno in una squadra di media classifica, che può essere Fiorentina, Sassuolo o anche il Torino che punta all’Europa, una squadra che gli consenta di giocare con continuità e avere ancora più minuti, secondo me un ragazzo del ’99 deve giocare e ha bisogno della continuità in Serie A».

Si ringraziano Andrea Campioni e il periodico “Alé Frosinone” per la disponibilità mostrata nella collaborazione. La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è consentita solo previa citazione della fonte Inter-News.it.

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