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Skriniar chiamato a ripianare… o finanziare il mercato dell’Inter in 4 giorni?

Skriniar è il nome indicato da tutti come cessione dolorosa del mercato dell’Inter. Un’ipotesi che la società stessa non esclude, anzi. Il suo addio ai colori nerazzurri sembra sempre più vicino ma ancora non tornano tutti i conti. A quelli economico-finanziari bisogna aggiungere quelli tecnico-sportivi. Da tempo è facile parlare di Skriniar ceduto per ripianare il bilancio ma senza considerare l’ipotesi che debba finanziare il mercato in entrata. Delle due l’una, visto che il tempo stringe e non è necessario fare altre operazioni onerose… a stagione iniziata

TOP PLAYER IN USCITA – Il futuro di Milan Skriniar è un’enorme incognita. E i dubbi aumentano dopo le parole di Simone Inzaghi (vedi video). La data da cerchiare in rosso è quella di domenica 10 luglio. Quel giorno Skriniar è atteso ad Appiano Gentile per unirsi al gruppo. E iniziare ufficialmente la sua sesta stagione nerazzurra. Lo stesso Inzaghi ha spiegato che nel giro di quindici giorni può cambiare tutto, come successo con Romelu Lukaku l’anno scorso. Ma Skriniar non fa parte della categoria dei “Lukaku”. Piuttosto, la sua cessione può essere strategica come quella di Achraf Hakimi, ufficializzata prima di farlo rientrare a Milano. Correttamente. E guarda caso proprio in direzione Parigi. Ecco perché bisogna attendersi novità per Skriniar proprio nei prossimi quattro giorni. A partire da oggi. Non c’è altro tempo da perdere.

SACRIFICIO MIRATO – L’Inter ha scelto di sacrificare un difensore. Il difensore con l’identikit giusto per Beppe Marotta (vedi editoriale). Ma con quale obiettivo? Un conto è ripianare il bilancio, quindi la cessione diventa necessaria, anche a costo di rinunciare a qualche milione in entrata. E con tempistiche più rapide. Un altro conto è finanziare il mercato. Perché in quel caso la proposta indecente può essere attesa senza fretta. Possibilmente entro Ferragosto. E senza dover accettare a priori. Ma soprattutto senza farsi trovare impreparati come un anno fa. L’Inter deve già avere il sostituto pronto per Skriniar, non potendo replicare la formula Lukaku = Joaquin Correa + Edin Dzeko (vedi focus). Concetto chiaro? Stavolta non “decide” il mercato.

Skriniar e la strategia dell’Inter in uscita

SETTIMANA DECISIVA – Cedere Skriniar prima di iniziare la stagione equivale ad assicurarsi la plusvalenza prima di dover riprendere obbligatoriamente i discorsi per il rinnovo del contratto (in scadenza nel 2023, ndr). L’obiettivo dell’attivo (“60 milioni di euro entro il 30 giugno 2023”) passa in secondo piano. Perché? Perché, se cedi solo Skriniar, devi sostituirlo immediatamente. E 60 milioni di attivo non rimarranno mai anche cedendolo alle cifre sognate, ovvero intorno agli 80 milioni. Figuriamoci se il Paris Saint-Germain, o eventualmente il Chelsea, riuscirà a strappare il sì a cifre più basse. Sotto i 70 milioni, bonus esclusi. La metà da reinvestire, in teoria, su Gleison Bremer (vedi focus). Ecco perché bisogna porsi nuovamente l’interrogativo: qual è l’obiettivo dell’Inter legato alla cessione di Skriniar? E soprattutto, quali sono le reali tempistiche?

OBIETTIVI DIVERSI – Ripianare (parzialmente…) il buco di bilancio in quattro giorni obbliga una certa fretta per capire quali altri margini ci sono per completare la rosa di Inzaghi. In un certo senso, cedere Skriniar equivale a “sbloccare” la strategia di mercato messa momentaneamente in cantina. Un’operazione tira l’altra, poi. Finanziare il mercato in quattro giorni, invece, è utopia ma il tentativo va fatto. Farlo nel giro di un mese o poco più (a stagione iniziata?) sarebbe più complicato. Perché Bremer, così come Paulo Dybala (vedi focus), non aspetterà l’Inter a vita. L’impressione è che per ripianare, facendo tornare tutti i conti senza dover reinvestire, debbano andar via altri. E finanziare il mercato adesso passa in secondo piano: (s)vendere Skriniar oggi, in questo mercato, ha più contro che pro. Temporeggiare fa parte di una strategia che non aiuta a giustificare la cessione del difensore slovacco, piuttosto la può complicare notevolmente.

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