Editoriali

Skriniar alza la testa, sei tu l’unico leader dell’Inter!

L’Inter di Luciano Spalletti con una prestazione confusa e senza carattere è stata eliminata dall’Europa League. Nella notte buia di San Siro l’ultimo baluardo a cui aggrapparsi è Milan Skriniar

ULTIMA IMMAGINE – La testa china sul prato di San Siro, mille pensieri in testa e l’ennesima delusione di questa stagione da mandar giù: è questa l’ultima immagine della notte nerazzurra. Non se l’aspettava un finale così Milan Skriniar nella sua prima stagione europea con la maglia dell’Inter. Non se l’aspettava, ma soprattutto non se la meritava.

FUORI RUOLO – Eppure non era iniziata male questa campagna europea. La notte di settembre contro il Tottenham oggi sembra lontana anni non mesi. La stessa Inter capace di rimontare gli Spurs e fermare il Barcellona in casa oggi si è vista estromettere dall’Europa League da un modesto Eintracht Francoforte. L’unico punto in comune con quel 18 settembre è lo slovacco fuori ruolo: terzino destro in Champions League, centrocampista in quello che è stato il mancato assalto di ieri.

LEADER VERO – L’Inter e i suoi tifosi si sono ritrovati di colpo senza un leader o presunto tale. Il tifoso ha bisogno di qualcuno a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà, una certezza, un barlume di luce. Ecco, con l’ex capitano scappato dalle proprie responsabilità e mezza squadra fuori servizio Skriniar è stato l’unico a meritare la maglia dell’Inter e i suoi 111 anni di storia nella sciagurata notte europea. Dopo il gol di Luka Jovic è stato l’unico a guardare negli occhi i propri compagni di squadra e caricarli. Nei momenti (troppi) di difficoltà si arrabbiava, incitava e poi recuperava palla per impostare. Spostato dal suo ruolo naturale a centrocampo non ha fatto una grinza ha obbedito e provato – senza l’apporto del resto della squadra – a ribaltare la situazione. Solo contro 21 non è facile, ma ecco questo è un leader.

ALZA LA TESTA – E allora Skriniar, che per ultimo e lentamente hai lasciato il campo, quasi non volessi andar via stretto tra mille pensieri, alza la testa e vai avanti. Il calcio spesso spietato mette subito di fronte un’altra sfida decisiva: il derby. Ennesimo spartiacque della stagione. Inferno o Paradiso? A deciderlo saranno i protagonisti in campo, i leader. Dunque Skriniar alza la testa, caricati gli altri sulle spalle e fai tue le parole di un vero capitano, Giacinto Facchetti«Ci sono giorni in cui essere interista è facile, altri in cui è doveroso e giorni in cui esserlo è un onore». Ecco Milan, oggi è doveroso esserlo, ma questa è l’Inter: «una continua sofferenza per arrivare alla vittoria». E allora Skriniar alza la testa. E allora Inter alza la testa.

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