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Siviglia-Inter, Conte sa di non avere risultati: le finali si giocano per vincere

Siviglia-Inter chiuderà la prima stagione nerazzurra di Conte. La pressione è già alle stelle ma allo stesso tempo non mancano sensazioni positive grazie al percorso che ha portato la squadra a Colonia. L’Europa League è lo spartiacque del futuro interista

FINALE DI STAGIONE – Ci siamo. Finalmente. La stagione 2019/20 dell’Inter si concluderà nel giro di 24 ore con circa tre mesi di ritardo rispetto alle previsioni. E si concluderà da protagonista, in campo internazionale. In mezzo c’è stato di tutto. Il Coronavirus ha “solo” modificato calendario, date, format e tempi. Si è dilatato tutto ma l’obiettivo è sempre stato il medesimo. Almeno per l’allenatore. Antonio Conte è arrivato a Milano per vincere da subito. Aver mancato sia la Coppa Italia sia soprattutto la Serie A non dà pace al tecnico nerazzurro. Il raggiungimento della finale di Europa League, invece, permette di superare a cuor leggero l’eliminazione dalla Champions League ai gironi. Il primo abbondante anno di Conte in nerazzurro è arrivato a un punto di svolta. Solo dopo la serata di Colonia si saprà cosa prospetta il futuro per entrambe le parti. Perché Conte dovrà parlare. E parlerà. Probabilmente lo faranno anche i vertici nerazzurri, a partire dal Presidente Steven Zhang, che ha da poco raggiunto la squadra in Germania. Ma non vale la pena correre, perché la pianificazione della prossima stagione sarà solo successiva a Siviglia-Inter di stasera.

UN SOLO RISULTATO – In tempi non sospetti, ovvero appena l’Inter ha salutato la Champions, l’Europa League è diventato il primo obiettivo stagionale ad Appiano Gentile. Se “Danzica val bene una messa” (vedi editoriale del 12 dicembre 2019, ndr), figuriamoci Colonia. Oggi. Non è cambiato nulla, solo la sede della finale. L’Inter si presenta senza favori del pronostico semplicemente perché affronterà la regina dell’Europa League: il Siviglia ne ha vinte cinque su cinque in un decennio (2006-2016) e guida ogni tipo di classifica di questa competizione. L’Inter segue, insieme ad Atletico Madrid, Juventus e Liverpool, grazie ai tre trionfi in Coppa UEFA. Si prospetta una finale alla pari, ma in casa Inter vale lo stesso concetto di cui il Siviglia può farsi garante. Le finali si giocano per vincere, sempre. In un Paese che conteggia come trionfi anche le finali perse da alcune squadre in Champions, vincere l’Europa League a dieci anni di distanza dal trionfo di Madrid non può che essere il biglietto da visita per l’Inter che verrà. Conte alla vigilia è stato perfetto, pur senza sbilanciarsi. Sa di non avere alibi, anche se non sarà affatto facile. L’Inter ora deve rispondere presente. Poi si deciderà in che modo continuare, su altri palcoscenici però.

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